“La notizia dell’approvazione della norma (in accoglimento di un meritorio emendamento Foti/Mangiacavallo) che consente “…nelle more delle procedure di liquidazione di procedere all’affidamento a privati della gestione dei beni termali”, è sicuramente un passo in avanti.
Il Direttivo Provinciale della CGIL ha ieri sera eletto l’ “Assemblea Generale” della CGIL AGRIGENTINA, il nuovo organismo della CGIL voluto dal Sindacato dopo la “Conferenza d’Organizzazione”.
“Leggo, non senza stupore, che Michela Giuffrida, eurodeputato del Pd e componente della Commissione Sviluppo regionale del Parlamento Europeo, ha proposto e si appresta a realizzare una visita di tre giorni che la Commissione REGI compirà in Sicilia toccando Catania, Modica, Piazza Armerina ed Enna”.
“Abbiamo letto, sgomenti, la velenosissima nota del Sindaco Firetto e dell’Assessore Fontana e, ovviamente, non possiamo far cadere così accuse tanto infamanti quanto false alla nostra organizzazione, per
“Industria, artigianato, infrastrutture, trasporti e servizi a rete” è questo lo “spettro d’azione” del nuovo dipartimento della CGIL Agrigento tenuto a battesimo ieri dal Segretario Provinciale Massimo RASO.
“Continuiamo a seguire e ad apprezzare la coerenza con la quale i Sindaci stanno proseguendo il cammino verso il ritorno ad una gestione pubblica dell’Acqua nella nostra provincia“.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che la CGIL di Agrigento, per tramite del segretario provinciale Massimo Raso, ha diramato alle forse economiche e sociali della provincia:
“L’intervista del Dott. Turriciano, Amministratore Unico della Terme di Sciacca SPA dal 2009 e liquidatore dal 2011, pubblicata sul “Corriere di Sciacca”, lascia veramente sbigottiti e vediamo il perché”.
La CGIL di Agrigento tramite il segretario provinciale Massimo Raso, esprime soddisfazione per l’iniziativa degli ordini professionali di fare “fronte comune” per lo sviluppo del territorio.
La Confederazione ed il sindacato dei pensionati della CGIL rilevano che gli uffici della solidarietà sociale sono divenuti i “parafulmini” del disagio delle comunità locali.