Nel 25° anniversario della scomparsa di Rita Atria, la CGIL di Agrigento riformula la proposta che aveva già fatto nel 1993 e che non trovò alcun sensibile accoglimento da parte dell’Amministrazione Comunale di Sciacca del tempo, ovvero quello di fare in modo che, nella toponomastica cittadina, ci si possa ricordare di questa ragazza coraggiosa.
Nei giorni scorsi il Segretario Regionale della FILLEA CGIL SICILIA Franco Tarantino rilanciava il tema delle incompiute in Sicilia e del mancato avvio delle opere previste nel “patto per la Sicilia”.
“Il Sindaco di Agrigento Lillo Firetto, aderendo all’invito che la nostra Organizzazione gli aveva rivolto, ha convocato un “tavolo” di confronto con CGIL CISL UIL, Confindustria, Associazioni Artigiane, Rete dei Professionisti, avente per oggetto i finanziamenti che riguardano Agrigento in diversi settori, al termine dell’incontro riteniamo utile sottolineare alcune
“Dopo i recenti fatti di Palermo dove è stata danneggiata una statua di Giovanni Falcone e alla vigilia del 25° Anniversario della strage di Via d’Amelio, la notizia del danneggiamento della stele commemorativa del Giudice Rosario Livatino ci indigna profondamente“.
“Con la presente, intendiamo rappresentare il comportamento dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Agrigento”.
“Siamo di fronte a un altro episodio di intervento delle forze dell’ordine in una struttura pubblica, per operare arresti e notificare avvisi di garanzia in relazione a timbrature false”.
“Il “famigerato” rigassificatore di ENEL Nuove Energie non si farà più e, negli anni, quelli che lo hanno avversato in tutti i modi, ci hanno spiegato che in quell’area si potevano fare mille cose migliori, che non impattavano con l’ambiente e con la sicurezza dei Cittadini”.
Anche la CGIL di Agrigento, con il segretario provinciale Massimo Raso (in foto), scrive al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in vista della visita in programma per il prossimo 6 luglio.
“In attuazione del POR-FERS Sicilia 2014-2020, Asse 9 Obiettivo tematico 9 Azione 9.4.1 “Interventi di potenziamento del patrimonio pubblico esistente e di recupero di alloggi di proprietà pubblica dei comuni e ex Iacp per incrementare la disponibilità di alloggi sociali e servizi abitativi per categorie fragili per ragioni economiche e sociali”, è stata approvato il
“La decisione di trasferire il P.P.I., (che attualmente si trova presso la struttura ospedaliera) nei vecchi locali del Poliambulatorio, ubicato nel cuore del centro storico della città, non ci convince”.