È stata l’aula magna dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso a Licata, a ospitare, questa mattina, il convegno sul tema “Management del carcinoma della mammella: la gestione multidisciplinare fa la differenza”, organizzato dall’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) di Agrigento con il patrocinio di Simg e Fimmg.
Gli oncologi siciliani si sono dati appuntamento per venerdì 3 e sabato 4 dicembre ad Agrigento per presentare le “Novità diagnostiche e terapeutiche sul carcinoma della mammella”.
Anche lo screening per il carcinoma della mammella ha risentito della pandemia in atto che ha costretto gli operatori sanitari del settore a rimodulare e riprogrammare le modalità di effettuazione delle relative operazioni con un inevitabile rallentamento, ma ora si spera di tornare presto alla normnalità.
Quello del carcinoma della mammella è un problema di grande attualità dato che costituisce la forma tumorale più diffusa tra le donne e l’adozione di un’adeguata terapia, atta a favorire la guarigione, passa attraverso adeguate forme di prevenzione.
Il sindaco di Licata Pino Galanti, e l’assessore comunale alla Sanità Carmelo Castiglione, invitano le donne di Licata di età compresa tra 50 e 69 anni ad aderire allo screening gratuito dell’Asp di Agrigento per prevenire il tumore al seno.
A poche settimane dall’attivazione di nuove strumentazioni in grado di eseguire esami di agobiopsia stereotassica, cioè indagini estremamente precoci che permettono di effettuare prelievi di tessuto in caso di sospetta neoplasia mammaria, continua la sperimentazione di nuove metodiche d’avanguardia presso l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento.
Importanti novità riguardano la diagnosi e la cura del tumore alla mammella in provincia di Agrigento.
Il cancro al seno costituisce la patologia tumorale più frequente nelle donne. In Italia il tumore della mammella costituisce la prima causa di morte nella fascia di età compresa tra i 35-50 anni. In Italia l’incidenza è di 52.000 nuovi casi/anno mentre i decessi sono circa 13.000/anno.
Progredisce senza soluzione di continuità il trend virtuoso che, nell’arco di questi ultimi anni, ha consentito nella provincia di Agrigento di ottenere una maggiore e tempestiva identificazione di tumori della mammella in fase precoce, quindi maggiormente “aggredibili” dalle cure con conseguente innalzamento delle possibilità di guarigione.
Sino al prossimo 31 ottobre la popolazione femminile del comprensorio formato dai comuni di Ribera e Calamonaci avrà l’opportunità di essere sottoposta a screening mammografico presso un’unità mobile che l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha messo a disposizione presso l’area antistante al presidio ospedaliero “Fratelli Parlapiano” di Ribera.