Vi sarebbero nuovi indagati nell’ambito dell’inchiesta scaturita dopo il crollo del cornicione del palazzo Liberty di piazza Cavour ad Agrigento.
Sono ventotto le persone iscritte nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta per il crollo del cornicione del palazzo di piazza Cavour ad Agrigento.
Approda al Tribunale del Riesame l’inchiesta relativa alla presunte false associazioni di volontariato create per ottenere contributi pubblici e simulare assunzioni e licenziamenti.
Sarebbero in tutto nove gli indagati fra medici, ostetriche, paramedici e portantini del reparto di Ginecologia e Ostetrica dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento per la morte di un feto avvenuto lo scorso mese di giugno.
Sarebbe una vera e propria organizzazione dedita al falso volontariato. Almeno è quello che sostengono i pm nella maxi inchiesta che vedrebbe false associazioni di volontariato “trasformate” in attività con lo scopo di ottenere contributi pubblici e simulare assunzioni, licenziamenti e disoccupazioni.
Finiscono nel registro degli indagati quattordici medici accusati di omicidio colposo. Si tratta di sanitari di alcuni reparti degli Ospedali “San Giacomo d’Altopasso” di Licata, “Barone Lombardo” di Canicattì e di Gela.
A quasi un anno dalla scomparsa di Gessica Lattuca, il Pubblico Ministero dispone nuovi interrogatori.
Dopo la morte del feto di 35 settimane avvenuto la scorsa settimana e denunciato da una coppia di genitori ai militari dell’Arma dei Carabinieri di Licata, ci sarebbero ora due indagati.
Dalle prime luci dell’alba di oggi, sono in corso una serie di perquisizioni a Castelvetrano, Mazara del Vallo, Partanna, e Campobello di Mazara, finalizzate a colpire la rete di fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro e a raccogliere ulteriori elementi utili alla sua cattura.
C’è anche l’ex governatore della Regione Sicilia fra i nomi che compaiono nei 96 avvisi di conclusione indagini nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Termini Imerese.