“Ho deciso di candidarmi per portare in Parlamento tutte quelle istanze di impegno sociale che ci ha visto protagonisti in questi decenni con l’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia e per le quali mi sono battuto sempre in prima linea, mettendoci il cuore e la faccia a sostegno di tutti coloro che con coraggio civile hanno […]
“Oggi, più che mai, posso gridare al mondo di non essere visionario o pazzo; le perizie che ho tanto elemosinato ai Governi precedenti esistono. Esistono e mi sono state notificate la scorsa settimana su delibera della Commissione Centrale (ex Art. 10 Legge 15 marzo 1991 n.82) “guidata” dal Presidente Molteni (LEGA NORD)”.
“Mi scuso con gli amici di Naro ma, seppur fermo sostenitore del principio che in diritto riconosce la presunzione d’innocenza, rinuncio all’invito della sezione di Canicattì del movimento Agende rosse per l’incontro sulla legalità in programma a Naro”.
Sono terminate le riprese in Sicilia del film “Tufo”, il mediometraggio che racconta la vita del testimone di giustizia Ignazio Cutrò, dalla sua denuncia al suo impegno contro la mafia.
“Mi hanno ucciso lasciandomi vivo”. E’ questo il grido disperato di Ignazio Cutrò, un piccolo imprenditore edile siciliano di Bivona, in provincia di Agrigento, che, da 20 anni, lotta contro mafia e burocrazia.
Il 21 dicembre, in piena pandemia da coronavirus ed in clima natalizio, il Governo Conte ha pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto attuativo sui testimoni di giustizia a firma del Ministro della Giustizia Bonafede e del Ministro degli Interni Lamorgese.
Il testimone di Giustizia, Ignazio Cutrò attende la verità sul suo grado di sicurezza e su quello dei suoi familiari.
“Sono stato seguito, pedinato da una moto e da una autovettura. Per ben due volte ho denunciato alla locale stazione dei carabinieri di Bivona e alla Prefettura di Agrigento. I due episodi uno risalente al mese di luglio e l’altro non più tardi di qualche giorno fa tutti da me debitamente segnalati e per i […]
“Ho voluto scrivere questo pensiero guardando al difficile momento che vive l’umanità intera. Da uomo di campagna che vive in un paese sperduto al centro della Sicilia non posso tacere sulla urgenza che ciascuno di noi ritrovi, seppur nella piaga di questa emergenza, una piccola luce di speranza e persino di ottimismo”.
“Ancora altre cartelle esattoriali notificate da Riscossione Sicilia all’ex testimone di giustizia Ignazio Cutrò. Se non saranno pagate ci sarà l’esecuzione forzata”.