Ad Agrigento un nuovo lago di fogne si è formato alla base della collina che sostiene la cattedrale, a poca distanza dal Quadrivio Spinasanta.
Altre pericolose voragini si sono aperte a valle di Via delle Muse, dove recentemente e dopo un anno è stato riparato il collettore delle fogne.
“Ieri a San Leone – la frazione balneare di Agrigento – dopo una breve pioggia un torrente che finisce nel mare delle dune è diventato nero, per la presenza delle fogne. E tutto ciò accade ogni volta che piove”.
La settimana scorsa il drone di Mareamico aveva scoperto e documentato la rottura della condotta sottomarina di Siculiana, che provocava lo sverso in mare delle fogne.
“Ad Agrigento, nel popolososo quartiere del villaggio Mosè – a poca distanza dal fantomatico depuratore (quello assurto agli onori della cronaca per il fatto che ciò che vi entra è meno inquinato di ciò che vi esce), sono scoppiate le fogne“.
“Scoppiano le fognature al Villaggio Mosè, e le stesse finiscono nelle acque bianche e quindi nel mare di San Leone“.
Sono stati 1073 gli accertamenti al 15 maggio che hanno portato ad emanare 187 ordinanze, di cui solo 65 non ottemperate in quanto non ancora arrivate le certificazioni e dunque probabilmente già disconnesse.
Come si ricorderà il sindaco di Grotte Paolino Fantauzzo aveva emesso un’ordinanza con la quale era stato fatto divieto assoluto alla società Girgenti acque di procedere alla disattivazione dei collegamenti fognari per le utenze in stato di morosità.
“Siamo alle solite. La colpa è sempre del cittadino. Gli errori degli amministratori ricadono sempre sui cittadini. La polizia giudiziaria indaga se le abitazioni sono collegate alla rete fognaria. Ma esiste una rete fognaria nelle zone indagate?”.
Questa sera – alle ore 23,30 – la trasmissione TV7 di RAI 1 si occuperà della depurazione in Italia.