“Non possiamo che ritenerci soddisfatti per le nomine di quattro dirigenti delle Professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche conferite dall’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento”.
Quattro nuovi dirigenti delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche in servizio presso l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. Si tratta di Claudio Di Rosa, Vincenzo Lucio Mancuso, Pasquale Iozzo e Salvatore Nicolosi.
E’ stata firmata, questa mattina, nella sede dell’Aran, a Palermo, l’ipotesi del rinnovo di contratto dell’area della dirigenza della Regione Sicilia. La Cisl Fp Sicilia e la Cisl Sicilia sottolineano che si tratta di “un traguardo importante e atteso da anni.
Prosegue l’azione di potenziamento dei servizi e di razionalizzazione delle risorse umane e professionali avviata dalla Direzione generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento.
La Direzione strategica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha conferito tredici nuovi incarichi di dirigenza professionale, tecnica e amministrativa.
I dipendenti che hanno già un contratto a tempo indeterminato non possono essere stabilizzati in altri profili, dunque secondo la Fials di Agrigento la stabilizzazione dei 4 dirigenti amministrativi dello scorso mese di luglio è illegittima.
L’Agenzia delle Entrate, con provvedimento del suo Direttore del 2010, aveva indetto una procedura di selezione pubblica per il reclutamento di 175 dirigenti di seconda fascia, da svolgersi mediante valutazione dei titoli e verifica dei requisiti e delle attitudini professionali integrata da colloquio.
Completato il puzzle delle nomine dei dirigenti generali della Regione Siciliana. La giunta Schifani, nella seduta di ieri pomeriggio, ha provveduto a designare i vertici di 20 dipartimenti sui 32 complessivi dell’amministrazione regionale, in virtù dello spoils system previsto dalla legge entro novanta giorni dall’insediamento del governo e a seguito di un atto di
Il Sindaco Carmelo D’Angelo risponde alle lamentele sullo spostamento del personale ed alla polemica sollevata dai consiglieri di Fratelli d’Italia che accusavano il primo cittadino di atto punitivo dell’amministrazione a seguito del risultato elettorale.