Nonostante le proteste, i sabotaggi delle ruspe, l’occupazione del palazzo di città, ecco che l’elenco degli edifici da abbatte a Licata, si allunga inesorabilmente.
Come annunciato, ieri mattina hanno ripreso i lavori di demolizione delle costruzioni abusive a Licata.
E’ prevista per domani a Licata la manifestazione di protesta del “Comitato per la tutela della casa” che da giorni è in assemblea permanente nell’aula consiliare del Comune per mantenere alti i riflettori sulla questione relativa alle demolizioni.
Riprenderanno le demolizioni a Licata dopo lo “stop” causato dalle minacce inviate alla ditta Patriarca di Comiso, incaricata ad effettuare i lavori per l’abbattimento delle costruzioni abusive sulle quali pendono sentenze passate in giudicato.
Dopo la lettera con minacce intimidatorie, la ditta Patriarca di Comiso, in provincia di Ragusa, ha deciso di abbandonare i lavori, non continuando così con le opere di demolizioni delle costruzioni abusive a Licata.
Sarebbero stati destinatari di una lettera anonima, con gravi minacce intimidatorie, i titolari della ditta incaricata ad eseguire i lavori di demolizione delle costruzioni abusive a Licata.
Secondo “round” per le demolizioni dei fabbricati abusivi a Licata.
Tensioni e proteste lasciano spazio alla legalità a Torre di Gaffe a Licata, dove sembra che stamani uno dei proprietari delle costruzioni abusive rientranti nel piano di demolizione ha comunicato di voler procedere autonomamente all’abbattimento.
Sarebbero dovuti iniziare stamani i lavori per la demolizione della prima, delle quindici, costruzioni abusive a Licata sulle quali gravano sentenze passate in giudicato.
Prenderanno il via domani i lavori per le demolizioni delle prime costruzioni abusive a Licata. A meno di clamorose “sorprese” domani sarà la volta della prima villetta che darà il via alle altre demolizioni che, in questa prima fase, pare comprendono una quindicina di immobili.