Lavori di rimozione delle macerie ultimate a Torre di Gaffe, località balneare licatese, scenario dello scempio dell’abusivismo edilizio.
“No, non ho più paura. Ora mi sento più forte. Andrò avanti con le demolizioni”.
“Ripristinare il percorso di legalità, a prescindere dal terreno di intervento, non può che rappresentare una importante precondizione sulla quale fare leva per fare ripartire il motore dell’economia”.
La Girgenti Acque esprime piena solidarietà e grande sostegno al sindaco Angelo Cambiano per l’evento delittuoso perpetrato nei suoi confronti e nei confronti della sua famiglia.
Un segno tangibile di come lo Stato esiste e sta vicino alle Istituzioni in prima linea contro le illegalità. In estrema sintesi è questo il senso della visita a Licata del ministro dell’Interno, Angelino Alfano (in foto), dopo l’attentato alla casa di campagna del sindaco Angelo Cambiano.
Dopo il presunto atto intimidatorio di ieri ai danni del sindaco di Licata, Angelo Cambiano (in foto), dopo che ignoti avrebbero appiccato un incendio nella sua villa di campagna di contrada Stretto, si registrano i primi interventi del mondo politico:
L’Arcivescovo di Agrigento, card. Francesco Montenegro, a nome della comunità diocesana esprime solidarietà umana e cristiana al sindaco di Licata Angelo Cambiano per l’atto criminoso di cui è stato fatto vittima.
Riprendono a Licata i lavori di demolizione delle costruzioni abusive sulle quali pesano sentenze passate in giudicato.
“Siamo abusivi, ma chiediamo che siano interessate tutte le costruzioni“. In sintesi è questo il messaggio che lanciano i proprietari delle costruzioni interessate alle demolizioni a Licata.
Cessato il rumore delle ruspe demolitrici a Licata, ma solo per la pausa del fine settimana.