Non saranno più parte civile nel processo, ma otterranno un risarcimento. Sono i dipendenti di due cooperative di accoglienza per minori di Licata vittime di una presunta estorsione.
L’inchiesta sul presunto “pizzo” applicato alle buste paghe dei dipendenti delle cooperative “Arcobaleno” e “Libero Gabbiano” di Licata, potrebbe arrivare ad una svolta.
Il gip del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato, accogliendo le richieste della difesa ha revocato l’obbligo di firma imposto per tre volte alla settimana ad una delle operatrici della struttura di accoglienza per disabili di Licata, coinvolta nell’inchiesta relativa ad un presunto giro di estorsioni ai danni dei dipendenti.
Rinviata al prossimo 16 giugno l’udienza del processo a carico dei responsabili di due cooperative di Licata, accusati di presunte estorsioni sulle buste paghe in danno di alcuni dipendenti.
Avrebbero assunto personale, facendo risultare sulla busta paga un compenso maggiore rispetto a quanto effettivamente percepito dal lavoratore.
La Guardia di Finanza ha voluto mettere la lente di ingrandimento su alcuni documenti riferiti all’assistenza ai migranti presso gli uffici dei Servizi Sociali del Comune di Canicattì.
Summit di protesta ieri davanti la prefettura di Agrigento.
Il Consiglio di Presidenza di UN.I.COOP. Sicilia ha nominato Joseph Zambito quale coordinatore dell’Unione provinciale di Agrigento. La nomina è stata voluta dal Presidente del’Unione Regionale Sicilia, Felice Coppolino.
Finanziamenti per circa 3 milioni di euro per ben 37 cooperative siciliane. Sono queste le somme che l’Ircac ha concesso a cooperative, come crediti a medio termine per investimenti o per la ricapitalizzazione societaria e crediti di esercizio per l’avvio di start-up di impresa a cooperative di nuova costituzione.