Un comandante dell’Arma dei Carabinieri, in servizio presso la stazione di Canicattì, in provincia di Agrigento, pur avendo diritto all’assegnazione a titolo gratuito dell’alloggio di servizio, si è visto costretto ad agire in giudizio, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Santo Botta, per ottenere l’accertamento del danno subito in ragione del ritardo
Si sarebbe messo alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti per poi schiantarsi con l’auto in una curva di via Teatro Tenda, traversa del viale Cavaleri Magazzeni ad Agrigento.
Il dr. F.G. quale medico quale Dirigente dell’U.O. 5.1 del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana era stato indagato ed imputato in un procedimento penale svoltosi presso il Tribunale di Gela, in concorso con altri, perché, in concorso tra loro, nelle rispettive qualità di Direttore Generale,
Condanna a dieci mesi e venti giorni di reclusione per un 47enne agrigentino accusato di violenza sessuale.
Nove mesi di reclusione è la pena inflitta dal giudice monocratico di Agrigento ad un 50enne accusato di avere aggredito alcuni operatori del 118 e i militari dei Carabinieri intervenuti in soccorso.
Il giudice monocratico della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, dott. Alessandro Quattrocchi, ha condannato V.P. (queste le inziali) 57enne agrigentino, alla pena di anni uno e mesi otto di reclusione con la sospensione condizionale subordinata al pagamento del risarcimento del danno, da quantificarsi in sede civile, ad una giovane 30enne agrigentina
I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento hanno condannato un giovane 39enne di Aragona a cinque anni di reclusione per l’accusa di tentato omicidio.
Condanna a quattro anni di reclusione per un giovane 24enne di Agrigento accusato – insieme ad un 27enne – di avere messo a segno una rapina ai danni di un extracomunitario.
Condannato a tre anni, sei mesi e venti giorni di reclusione. A finire nei guai un giovane 20enne di Favara dopo il processo, celebrato con il rito abbreviato, scaturito dalle accuse di maltrattamenti, violenza privata, estorsione e lesione aggravate.
Un giovane 35enne di Licata è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione poiché accusato di detenzione, finalizzata allo spaccio, di sostanza stupefacente.