Il pubblico ministero di Agrigento ha chiesto la condanna a 25 anni di reclusione per la 40enne Anisoara Lupascu, accusato di omicidio e tentato omicidio.
Condanna a quattro anni e otto mesi di reclusione per un 50enne di Camastra accusato di tentata violenza sessuale, sequestro di persone e lesioni.
Condanna a tre anni e otto mesi di reclusione per un ex direttore dell’Ufficio centrale delle Poste di Agrigento, finito nei guai con l’accusa di peculato.
E’ stato condannato a sette anni e sei mesi di reclusione con la grave accusa di avere perpetrato atti sessuali sulla nipote di 10 anni.
Gli erano stati inflitti tre anni di reclusione dal giudice monocratico del Tribunale di Agrigento. Ora, un 33enne agrigentino si è visto in Appello ridurre la pena a 1 anno e 7 mesi di reclusione.
Condannato a un anno di reclusione dopo il processo che si è svolto con il rito abbreviato. La condanna ha riguardato un 53enne di Aragona accusato di stalking e maltrattamenti nei confronti della ex compagna.
Dalle parole ai fatti. Un breve passaggio che denota la linea dura e la “tolleranza zero” verso coloro che non rispettano i recenti provvedimenti disposti dal governo nazionale atti a contrastare il contagio da COVID-19.
E’ con l’accusa di omicidio preterintenzionale che è stata chiesta dal pubblico ministero la condanna a otto anni e otto mesi di reclusione per un giovane 29enne finito a processo poiché ritenuto responsabile di avere causato la morte del padre di un amico colpendolo con pugni al volto.
Condanna e pena sospesa per un 25enne di origini romene ma residente a Ribera. L’uomo è stato condannato dal giudice monocratico del Tribunale di Sciacca a quattro mesi di reclusione e 800 euro di multa.
Evasione dagli arresti domiciliari e resistenza a Pubblico ufficiale. Per questi reati due giovani fratelli di Agrigento di 22 e 23 anni è arrivata la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna.