Si continua ad indagare sulla morte del giovane cinese trovato all’interno di una casa vacanze del centro storico di Agrigento con un coltello da cucina conficcato nel petto.
Trovato senza vita all’interno di una casa vacanza del centro storico di Agrigento. Vittima uno studente 22enne di nazionalità cinese iscritto al primo anno dell’Accademia di Belle Arti.
Agrigento tra le mete più popolari per il turismo cinese. A sostenerlo è l’analisi condotta da un team di influencer e opinion leader che premia l’Italia come destinazione più popolare dell’anno.
9 mesi di reclusione, è con questo ultimo atto, confermato dalla Corte di Cassazione, che una 36enne di origini cinesi è stata condanna per favoreggiamento della prostituzione.
Ancora una volta è Agrigento con le sue naturali bellezze ad essere scelta per importanti spot pubblicitari. Non solo Valle dei Templi e Scala dei Turchi, ma anche la bellissima marna di “Punta Bianca” è stata scelta da una troupe cinese per alcune scatti per una importante casa di moda.
E’ stata condannata a nove mesi di reclusione la 36enne di origini cinesi, Whang Chiong, accusata di favoreggiamento alla prostituzione.
Avrebbe tentato di rubare un capo di abbigliamento in un negozio cinese, ma il titolare si sarebbe accorto di tutto e si sarebbe scagliato contro la “cliente” con un martello.
Continua l’incessante azione della Guardia di Finanza etnea a tutela dell’economia legale e degli imprenditori che operano nel rispetto delle regole.
“Non mi fai credito? Ed io ti picchio!” sarà probabilmente questo il ragionamento che ha portato un nordafricano ad inveire con furia quasi primitiva contro un commerciante cinese. La vittima, il cui esercizio commerciale si trova in via Manzoni, avrebbe negato l’ennesimo credito chiesto dall’extracomunitario che per questo rifiuto avrebbe pensato bene di riempirlo di […]
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito dei servizi volti alla repressione della contraffazione e dell’abusivismo commerciale, hanno concluso un’importante operazione culminata con il sequestro di circa 1,5 milioni di articoli – contraffatti e non sicuri – rinvenuti in un deposito commerciale di Misterbianco (CT),