Incontro ieri mattina al Comune di Agrigento, tra una delegazione di imprenditori cinesi e il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè e gli assessori Roberta Lala, Vullo e Picarella.
Agrigento riprende i rapporti con l’estremo Oriente.
“Le nostre carni, e i prodotti agroalimentari italiani in genere, sono sottoposti a rigidi controlli sanitari e rispettano standard qualitativi rigidissimi, così come ci impongono la nostra coscienza e le normative europee.
Licata chiama la Cina, e la Cina risponde. Una splendida storia di solidarietà che viaggia su una consolidata amicizia. Gli imprenditori licatesi, dottore Salvatore Russo e Alessio Vitti, sono riusciti a far arrivare a Licata 2000 mascherine Kn95, potendo contare sul Presidente, Leo Weijun, dell’Associazione “La Nuova via della Seta”- Consiglio per la Cooperazione
“Al 28 marzo, il numero di casi confermati di infezione è inferiore a 3000 e la diffusione dell’epidemia in cina è stata fondamentalmente arrestata”, lo ha riferito in un comunicato il portavoce della commissione per la salute pubblica di Pechino Mi Feng in un briefing odierno.
In arrivo ad Agrigento materiale protettivo di supporto dalla città cinese di Neijiang, con cui lo scorso novembre è stato siglato un memorandum di relazioni amichevoli su commercio, cultura, turismo.
Sono in arrivo mascherine protettive per Agrigento dalla Cina e più precisamente dal Distretto sino-italiano.
“Quando i fiori della nostra primavera rifioriranno ancora, allora continueremo ad andare avanti insieme nella nostra cooperazione vincente”.
La città di Agrigento ha instaurato un rapporto di amicizia con la Cina e in particolare con la città di Neijang e il Distretto sino-italiano della nuova area di Tianfu.
Le eccellenze della Valle del Belìce “sbarcano” in Cina nell’ambito di un progetto di promozione turistica realizzato dal Comune di Montevago con il supporto della Regione Siciliana.