Minacce e ingiurie attraverso un messaggio vocale nei confronto di un quarantacinquenne. E’ per questo che tre canicattinesi sono finiti nei guai. Ora dovranno rispondere dell’ipotesi di reato di minacce.
E’ con l’ipotesi di reato di tentata estorsione che un operaio quarantunenne di Licata è stato arrestato dai militari dell’Arma dei Carabinieri con l’accusa di tentata estorsione.
Nonostante i serrati controlli, messi in atto come prassi all’interno della casa circondariale “Di Lorenzo”, ecco che si sarebbe ripetuto l’ennesimo episodio di detenuti trovati in possesso di cellulari.
Avrebbe poggiato il proprio telefono cellulare su un muretto della Villa Bonfiglio Agrigento, ma in lampo qualcuno lo avrebbe portato via.
Avrebbe approfittato di un momento di confusione e distrazione per sottrarre dalla borsa di due turisti francesi un telefono cellulare.
Scippata del proprio telefono cellulare mentre camminava sul lungomare di Lampedusa. Vittima, una turista torinese 45enne.
Avrà fatto tutto da solo? E’ il quesito che si starebbero ponendo i Carabinieri per dare un contorno più chiaro alla vicenda avvenuta in pieno centro ad Agrigento.
4 e 7 mesi di reclusione. E’ la condanna inflitta dai giudici del Tribunale di Sciacca rispettivamente ad un uomo di 25 anni e ad una donna di 24 di Montevago.
Si è conclusa con il ritrovamento del telefono cellulare rubato e la denuncia, in stato di libertà, del presunto autore.
La denuncia del furto di un cellulare parte da Palermo lo scorso agosto.