Un furto di cavi in rame si è registrato all’interno di una azienda in contrada Agnellaro, ad Aragona. Ignoti malviventi sono infatti riusciti ad intrufolarsi all’interno – approfittando della chiusura feriale – mettendo a segno il colpo.
Sono due i furti di cavi di rame registrati nelle ultime ore nell’agrigentino. Nel dettaglio, 2500 metri di conduttori in rame destinati alla pubblica illuminazione sono stati trafugati nella notte fra sabato e domenica scorsi a Santo Stefano Quisquina.
Ladri di “oro rosso” in azione a Menfi, in contrada Gurra Soprana”. I malviventi sono riusciti a portare via 1500 metri di cavi in rame da un impianto.
Sarebbero stati beccati a bruciare alcuni cavi elettrici per separare il rame dalla guaina isolante. Ad effettuare i controlli i militari dell’Arma dei Carabinieri in contrada Mintina, a Licata, dove un appartenente alle forze dell’ordine è rimasto ferito durante l’intervento.
Una intera zona rimasta al buio dopo il furto di 2.500 metri di cavi in rame. E’ accaduto a Ribera, dove i cavi destinati all’illuminazione pubblica sono stati prelevati da ignoti malviventi.
Ladri “oro rosso” all’opera in contrada “Cabibbi” ad Alessandria della Rocca. Ignoti malviventi sono infatti riusciti a rubare oltre 4000 metri di cavi in rame destinati all’illuminazione pubblica.
Sarebbero ben 1350 i metri di cavi in rame rubati all’interno di una cantina sociale in contrada “Anguilla” lungo la statale 188 in territorio di Sambuca di Sicilia.
Tranciati e portavi via 2500 metri di cavi elettrici. E’ accaduto in contrada Pantano a Sant’Angelo Muxaro, dove ignoti malviventi sono riusciti ad intrufolarsi all’interno di un impianto fotovoltaico mettendo a segno il “colpo”.
Sono circa tre chilometri i cavi di rame trafugati a Canicattì, in contrada Dagraziano, dalla linea di media tensione di proprietà dell’Enel.
Nel pomeriggio del giorno 10 giugno in territorio di Palma di Montechiaro in contrada “Ramilia”, personale della Polizia di Stato in servizio di controllo del territorio, interveniva nei pressi di una strada interpoderale ubicata nel predetto Comune e procedeva al controllo ed alla identificazione di soggetti, che viaggiavano a bordo di furgoni e di auto.