Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Licata hanno arrestato un 51enne e la moglie 46enne, ritenuti responsabili di coltivazione di sostanze stupefacenti: in campagna, nelle pertinenze della loro abitazione, i militari hanno trovato una vera e propria piantagione con più di 50 piante, accuratamente nascosta tra rigogliosi alberi di olivo.
I Carabinieri della Compagnia di Licata hanno tratto in arresto un 40enne accusato di avere coltivato piante di Cannabis nana autofiorente in mansarda.
Nel pomeriggio di lunedì scorso, la Polizia di Stato procedeva in c.da Spadafora agro di Campobello di Licata, all’arresto di A.P., classe ‘83, di professione pastore, perché ritenuto responsabile di coltivazione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo Cannabis Nana Autofiorente.
Un agricoltore di Campobello di Licata è stato arrestati dai poliziotti del Commissariato di Licatata poiché accusato di coltivazione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Licata hanno denunciato un 50enne ed il figlio 24enne, entrambi licatesi, per coltivazione di sostanze stupefacenti.
Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Licata hanno arrestato un 31enne licatese per coltivazione di sostanze stupefacenti poiché hanno trovato, nelle pertinenze della sua abitazione, una vera e propria piantagione con circa 180 piante di cannabis pronte per l’essiccazione.
“Ho apposto la mia firma al disegno di legge concernente la proposta di legalizzare la coltivazione, lavorazione e vendita della cannabis e dei suoi derivati, affinché in Parlamento si possa risolvere una questione che colpisce migliaia di lavoratori e centinaia di realtà produttive nel nostro Paese, legate ai prodotti con questa materia prima: l’obiettivo è
Rinviati in custodia e nessuna cauzione chiesta a loro carico.
“Perché il mio medico non mi ha informato? La terapia con la cannabis crea “dipendenza”?” Sono le domande più frequenti che un farmacista o un medico si sentono rivolgere da pazienti che potrebbero essere trattati – o contenere gli effetti a volte devastanti delle loro malattie – con terapie a base di cannabis.
Dovrà scontare due anni e due mesi di reclusione per le ipotesi di reato di coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.