L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ed il suo territorio si trovano ai vertici di una particolare classifica regionale che riguarda le attività di controllo ed eradicazione di pericolose patologie come la brucellosi bovina, ovi-caprina e la tubercolosi bovina e bufalina.
«La circolare del Ministero della Salute con cui è stata autorizzata la mobilitazione dei bovini, restituendo serenità a tanti allevatori, è il risultato di un lavoro tecnico-scientifico che è stato condotto con molta professionalità dal competente servizio del Dipartimento per le Attività Sanitarie, che ha appena emanato la nota applicativa per dare esecuzione alle
Scoperto ad Agrigento, dopo i controlli effettuati dal servizio veterinario, un allevamento con un focolaio di brucellosi.
Sequestrato ad Agrigento un allevamento ovino a causa della presenta di capi infetti.
E’ accusato di lesioni gravissime, si tratta di un pastore di Licata, alla sbarra per aver venduto ricotta contaminata dal batterio della brucellosi.
Sequestrato un intero gregge di capre e pecore a Canicattì.
E’ stata approvata all’unanimità in commissione Salute all’Ars la risoluzione che impegna il governo sui programmi di eradicazione della brucellosi e di altre malattie di bovini, ovini e caprini nelle province sede di focolai e sul potenziamento della specialistica ambulatoriale medico-veterinaria.
“Divieto di movimento, da e per l’azienda, di tutti i bovini, bufalini, ovini e caprini e specie sensibili presenti”.
A seguito dei controlli ufficiali svolti dall’Ufficio Sanità Animale del Servizio Veterinario del Distretto di Agrigento nei confronti di un’azienda nel comune di Porto Empedocle, è stato riscontrato la presenza di un focolaio di brucellosi.
I medici dell’Asp di Agrigento avrebbero rilevato un possibile caso di brucellosi in un allevamento a Canicattì.