Il pubblico ministero di Agrigento, Santo Fornasier, ha chiesto sette condanne nell’ambito del processo scaturito dall’inchiesta antidroga denominata “Ballarò”.
Diventa un vero e proprio caso nazionale quello del sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, dopo la tanto “discussa” trasmissione di “Ballarò”, andata in onda martedì scorso.
Il Presidente della prima Commissione Consiliare Permanente Salvatore Borsellino (in foto) interviene dopo la trasmissione mandata in onda su Rai Tre “Ballarò” in merito alle polemiche nate dopo le interviste del sindaco di Agrigento, Lillo Firetto:
“In occasione dell’intervista trasmessa a Ballarò, riconosco di aver utilizzato toni e atteggiamenti inappropriati, come non mi è solito fare“.
Agrigento stamani si è svegliata con il “chiacchiericcio” sul servizio mandato in onda ieri sera dalla trasmissione televisiva di Rai 3 “Ballarò” sul caso “Gettonopoli”, l’oramai famoso scandalo delle sedute delle Commissioni consiliari (ben 1133 ndr) che portò alle dimissioni in massa del precedente Consiglio Comunale.
“I giochi di magia della Giunta Firetto di Agrigento vengono scoperti dall’occhio acuto del giornalista Rai Alessio Lasta, inviato della trasmissione Ballarò“.
Pare che la moda del momento, all’ombra dei templi, sia quella di querelare – o minacciare di farlo – i membri del gruppo Facebook di #AgrigentoManifesta.