Pubblicato dal Settore “Solidarietà Sociale e Trasporti” il bando per gli esami della prima sessione del 2019 per il conseguimento dell’attestato d’idoneità professionale per l’esercizio dell’attività di trasportatore di merci per conto terzi su strada nel settore dei trasporti nazionali ed internazionali.
Si svolgeranno il 5 novembre, con inizio alle 8.15, gli esami della seconda sessione 2018 per lo svolgimento della professione di autotrasportatore di merci su strada, nella Sala “Silvia Pellegrino” in Via Acrone ad Agrigento.
Avranno luogo il 22 maggio, con inizio alle 8.15, nella Sala “S. Pellegrino” in Via Acrone ad Agrigento, gli esami della I° sessione 2018 per lo svolgimento della professione di autotrasportatore di merci su strada. Ventisei i candidati ammessi agli esami dal Settore “Attività Economiche e Produttive e Trasporti” del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Approvato dal Settore “Turismo, Attività Produttive, Trasporti, Programmazione e Politiche Comunitarie” il bando per gli esami della prima sessione del 2018 per il conseguimento dell’attestato d’idoneità professionale per l’esercizio dell’attività di trasportatore di merci per conto terzi su strada.
Disponibile sul sito internet del Libero Consorzio di Agrigento l’elenco degli idonei per l’accesso alla professione di trasportatore su strada di merci per conto terzi nel settore dei trasporti nazionali ed internazionali.
C’è tempo ancora fino al 31 gennaio per aderire all’azione collettiva a favore degli autotrasportatori contro il cartello delle case costruttrici di autocarri, sanzionato dalla Commissione Europea con una multa di quasi 3 miliardi di euro per violazione delle norme antitrust.
La CNA Fita a favore degli autotrasportatori contro il cartello delle case costruttrici di autocarri
CNA Fita è stata tra le prime in Europa, e sinora l’unica in Italia, a promuovere un’azione collettiva a favore degli autotrasportatori contro il cartello delle case costruttrici di autocarri, recentemente sanzionato dalla Commissione Europea con una multa di quasi 3 miliardi di euro.