Sentenza di non doversi procedere per due agrigentini originari di Palma di Montechiaro accusati del furto aggravato di quaranta matasse di cavi in rame.
Assolti dai giudici della Corte di Appello di Palermo due riberesi, accusati di aver realizzato un allaccio idrico abusivo per alimentare abusivamente la propria abitazione.
Sono stati assolti dall’accusa di omicidio colposo due persone, un 48enne di Palma di Montechiaro amministratore di una comunità per minori, ed una 32enne di Naro educatrice dello stesso centro, dopo la morte di un extracomunitario minorenne annegato nell’ottobre del 2015 nel mare di San Leone.
Assolti “per non aver commesso il fatto” due fratelli originari di Canicattì ed accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Assolti “per non aver commesso il fatto”. Due agrigentini di 30 e 42 anni sono stati assolti dal Tribunale di Caltanissetta dopo essere finiti nei guai con l’accusa di aver incendiato un fuoristrada e un’auto, nonché del furto di alcune apparecchiature che si trovavano a bordo di uno dei veicoli.
Assolti dall’accusa di maltrattamento su minore. Si tratta di due uomini di 45 e 57 anni che, dopo essere stati condannati in primo grado dal Tribunale di Sciacca, la Corte di Appello di Palermo li ha assolti.
Assolti perché “il fatto non sussiste”. Gli ex Sindaci del Comune di Aragona, Salvatore Parello e Alfonso Tedesco, sono stati assolti dai giudici della Corte di Appello di Palermo dall’accusa relativa alla vicenda del depuratore di Aragona.
Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, ha assolto perché “il fatto non sussiste” quindici imputati nel processo nato dall’inchiesta antidroga denominata “Las Vegas”.
Sono stati assolti i due poliziotti finiti sotto processo con l’accusa di abuso di ufficio e violenza privata. La denuncia nei confronti dei due, in servizio alla Questura di Agrigento, era arrivata da un architetto che li aveva accusati di una serie di presunti soprusi per un contenzioso.
Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca ha assolto il titolare ed il gestore di un bar di Burgio, accusati di avere installato alcuni marchingegni elettronici e promuovere l’organizzazione di giochi vietati.