Il gup del Tribunale di Palermo, Francesco Molinari, ha emesso la sentenza nel procedimento penale nei confronti degli agrigentini Antonio Massimino, 49 anni, e Liborio Militello, 51 anni, accusati di un presunto giro di estorsioni nei confronti di alcuni imprenditori e per questo arrestati dalla Dia di Agrigento nell’estate del 2017.
Chiesta la condanna a dieci anni di reclusione per Antonio Massimino e sette anni per Liborio Militello. I due agrigentini sono accusati di un presunto giro di estorsioni nei confronti di alcuni imprenditori e per questo arrestati dalla Dia di Agrigento nell’estate del 2017.
Condannato a dieci mesi di reclusione al termine del processo che si è svolto con il rito abbreviato, Antonio Massimino, poiché accusato di violazione degli obblighi e prescrizioni inerenti la Sorveglianza Speciale cui era sottoposto.
Sceglie la formula del “rito abbreviato” il 49enne Antonio Massimino, l’agrigentino imputato di tre presunti tentativi di estorsione ai danni dei due imprenditori.
Un anno e due mesi di reclusione, è questa la pena che dovrà scontare Antonio Massimino.
Chiesto il rinvio a giudizio per Antonio Massimino e Liborio Militello, accusati di un presunto giro di estorsioni e per questo arrestati dalla Dia di Agrigento lo scorso mese di novembre.
Tredici minuti che potrebbero costare caro all’agrigentino Antonio Massimino, recentemente coinvolto in una presunta estorsione. L’uomo rischia infatti un processo poichè accusato di avere violato gli obblighi di sorveglianza speciale.
Chiesto il rinvio a giudizio del 48enne Antonio Massimino, arrestato lo scorso 8 novembre per l’ipotesi di reato di tentata estorsione.
Una delle ipotesi contestate a carico di Antonio Massimino, accusato di presunte tentate estorsioni aggravate ai danni di un imprenditore, cade e così ne rimane in piedi solo una.
Il Gip di Palermo, Nicola Aiello ha fatto cadere una delle ipotesi di estorsione contestate all’agrigentino Antonio Massimino, in quanto ritenuta “non sufficientemente fondata sul piano indiziario“.