Confermata la condanna a sette anni e quattro mesi di reclusione per il 52enne agrigentino Antonio Massimino, attualmente detenuto dopo la maxi operazione antimafia denominata “Kerkent”.
Sarebbe stato “beccato” alla guida di un’auto nonostante le prescrizioni imposte che facevano obbligo di rientrare entro le ore 20 in casa. Un fatto accaduto tre anni addietro e che ha visto protagonista il 51enne Antonio Massimino, ritenuto boss di Agrigento.
La difesa del boss Antonio Massimino chiede l’annullamento del decreto di applicazione del cd. “carcere duro” firmato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
Un video in cui si vedrebbe il 51enne Antonio Massimino insieme al nipote 26enne Gerlando occultare una sacca nera dinanzi la sua abitazione.
Aperto il dibattimento nella giornata di ieri nell’ambito del processo a carico del presunto boss Antonio Massimino e del nipote Gerlando.
Firmato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede il decreto di applicazione del regime di carcere duro previsto dal cosiddetto “41 bis” nei confronti del boss di Agrigento Antonio Massimino.
Dopo la scena muta del nipote, anche il presunto boss agrigentino Antonio Massimino non parla davanti ai pm.
La Procura della Repubblica di Agrigento tenta, prima di approdare in aula, l’interrogatorio per il presunto boss agrigentino Antonio Massimino ed il nipote Gerlando, attualmente detenuti al carcere “Di Lorenzo” di Agrigento.
Si sono svolti gli esami tecnici sul mini arsenale sequestrato dai militari dell’Arma dei Carabinieri nell’ambito dell’inchiesta nei confronti del 51enne di Agrigento Antonio Massimino e del nipote Gerlando di 26 anni.
Resta in carcere il presunto boss agrigentino Antonio Massimino, finito nei guai recentemente nella maxi inchiesta antimafia denominata “Kerkent”.