L’ “Ambrosini” continua ad essere un punto di riferimento tra gli alberghieri della provincia. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, lo storico istituto, ha “sfornato” , è il caso di dirlo, altre nuove eccellenze.
Sono stati giorni ricchi di impegni per la comunità educante dell’“Ambrosini” di Favara, nella settimana di preparazione al Natale i ragazzi, i docenti e il personale ATA hanno aderito con slancio alla raccolta di fondi per Telethon in gemellaggio con l’Istituto comprensivo “Guarino”.
Si chiama Mattia Balli, ha 18 anni ed è un allievo dell’istitiuto “G. Ambrosini” di Favara. Il giovanissimo chef in erba, ha conquistato Rimini vincendo la medaglia d’oro e il Trofeo come “Migliore Allievo degli Istituti Alberghieri”.
L’istituto alberghiero di Favara, apre nuovamente le proprie porte per una serie di iniziative volte a ricordare e celebrale un pilastro dell’Ambrosini: Totò Schifano.
Giornata importante quella di ieri all’Istituto “Ambrosini” di Favara che si è “presentato”, nella sua veste migliore al territorio.
Anche quest’anno l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera “G. Ambrosini” di Favara, nell’ambito delle attività di orientamento formativo e informativo, apre le porte al territorio con l’Open Day.
Attività, soddisfazioni, cuore e fermento. Si può riassumere così l’ultimo periodo dell’”Ambrosini”.
Sono stati giorni di grande fermento all’Istituto “Gaspare Ambrosini” di favara per la realizzazione delle mattinate fai d’inverno, proposte a livello nazionale dal Fondo Ambiente Italiano.
L’associazione LiberArci di Favara nei giorni scorsi ha ritrovato un rarissimo testo di Alessandro Ambrosini, dal titolo “La terra” e prontamente lo ha consegnato alla biblioteca comunale “A. Mendola” di Favara.
Una serata all’insegna della letteratura, del teatro, dello showcooking, del gusto. “A tavola con il commissario Montalbano”, è stato questo il tema del viaggio enogastronomico-culturale in cui i protagonisti sono stati i sapori della tradizione narrati da Andrea Camilleri nei suoi romanzi.