Un comandante dell’Arma dei Carabinieri, in servizio presso la stazione di Canicattì, in provincia di Agrigento, pur avendo diritto all’assegnazione a titolo gratuito dell’alloggio di servizio, si è visto costretto ad agire in giudizio, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Santo Botta, per ottenere l’accertamento del danno subito in ragione del ritardo
Caos nella giornata di ieri al Comune di Porto Empedocle dopo che un quarantenne, con la moglie, chiedevano di incontrare urgentemente il Sindaco.
Si sarebbero incatenati nell’atrio superiore del Comune di Sciacca. Una coppia ha deciso di protestare poiché dopo l’assegnazione di una casa popolare, l’abitazione sarebbe stata occupata abusivamente impedendo loro l’ingresso.
Tutto nasce da un’attività di pattugliamento effettuata nelle ultime ore. Infatti, i Carabinieri della Tenenza di Ribera, nel corso di un servizio di prevenzione in un quartiere ove insistono alcune case popolari, a seguito di informazioni raccolte sul territorio, hanno accertato che una coppia di coniugi aveva occupato abusivamente un alloggio ubicato in via Terranova,
A fuoco una stanza di una comunità di alloggio per minori. E’ accaduto a Canicattì, dove le fiamme sono divampate distruggendo alcuni mobili, danneggiando le pareti.
Con provvedimento adottato dal dirigente del Dipartimento Servizi Sociali e Servizi Demografici del Comune di Licata, pubblicato all’albo pretorio comunale, è stato disposto lo sgombero di un alloggio popolare di proprietà dell’Iacp di Agrigento, sito in via Gen. La Marmora n° 2,(ex via Monfalcone n° 16), abusivamente occupato dagli attuali residenti, pur