Presidente, Agrigento oggi più che mai ha la necessità di un rilancio nel settore turistico, quale, secondo Lei la chiave per intraprendere una seria politica che scardini il tipico “turismo mordi e fuggi”?
“La chiave per rafforzare il comparto turistico è quella di rafforzare la destinazione Agrigento nel suo complesso. Lo si dovrebbe fare con azioni a breve e medio termine e con azioni a lungo termine. Per azioni a breve termine mi riferisco al decoro urbano, alla segnaletica turistica, a servizi di trasporto funzionanti etc. Per azioni a medio termine mi riferisco invece alla realizzazione di strategie promozionali in grado di riposizionare Agrigento rispetto ai suoi competitor. Per fare questa cosa bisogna attuare azioni volte ad accreditare Agrigento quale luogo di eccellenza per la cultura, la storia e l’enogastronomia. Infine, quando mi riferisco alle azioni di lungo periodo parlo di un totale ripensamento del tessuto urbano e dell’architettura cittadina in un’ottica conservativa-emozionale”.
In tale ottica quale ruolo può avere il Consorzio Turistico Valle dei Templi?
“Un ruolo di stimolo e di orientamento. Il Consorzio si pone come parte attiva dei processi di sviluppo turistico e come interlocutore degli altri attori del territorio”.
L’amministrazione comunale del neo sindaco Lillo Firetto ha riproposto la tanto discussa “tassa di soggiorno”. Quale la sua posizione in merito?
“La tassa di soggiorno ad Agrigento ad oggi è assolutamente inapplicabile. Una città con i problemi che ha Agrigento non può neppure immaginare di imporla. Danneggerebbe gravemente tutto il comparto e l’indotto. Comprendo lo spirito positivo con il quale la si propone, ma ad oggi non sarebbe affatto una buona cosa. Spero che in merito con il sindaco Firetto avremo presto un momento di sereno confronto e confido che saprà ben comprendere le ragioni tecniche che ad oggi, ripeto, ad Agrigento rendono la tassa di soggiorno assolutamente inapplicabile”.
Turismo ad Agrigento si lega spesso al settore lavorativo. Pensa che una politica “turistica” possa rappresentare una “vera” opportunità lavorativa per i nostri giovani? Quali iniziative ha in cantiere il Consorzio?
“Quando si dice che Agrigento dovrebbe vivere di turismo, si commette un grossolano errore. Agrigento già vive, o per meglio dire sopravvive di turismo. Basti vedere come la nascita di decine di B&B abbia creato il posto di lavoro per centinaia di giovani altrimenti disoccupati. Questo fenomeno poi crea un indotto di enoteche, localini, prodotti tipici, ristorazione, escursioni, commercio e tanto altro ancora. E’ un processo ancora stentato, ma le sue potenzialità sono innegabili. Ci sono in giro giovani straordinari. Ora, come dicevo, la sfida è di riposizionare Agrigento alzandone gli standard e questo riguarda anche la qualità dei servizi offerti dalle singole aziende. Per questo, fra le altre iniziative, il Consorzio si occuperà di formare ed inserire nuove figure professionali. Il tutto in un’ottica di crescita complessiva, persino umana e culturale, di tutto il territorio”.
Sullo sbigliettamento della Valle dei Templi, pensa che il Comune possa recriminare dalla Regione una maggiore attenzione per reinvestire tali somme nel settore turistico?
“Ad oggi forse non ancora. I soldi provenienti dallo sbigliettamento della Valle sinora sono stati spesi quasi sempre in maniera sbagliata, sovente anche in modo clientelare. Non mi stupisce che la Regione si sia limitata ad erogarne una minima parte. Oggi la nuova amministrazione comunale ha una grande opportunità, quella cioè di mettere in atto una programmazione autorevole e credibile in cui l’ente Parco possa investire con fiducia. A tal proposito fra le prime cose che proporrei c’è senz’altro la realizzazione di due marciapiedi di circa tre chilometri ognuno che congiungano San Leone ed il Villaggio Mosè alla Valle dei Templi. Sarebbero opere utilissime al miglioramento della fruizione del Parco Archeologico e rappresenterebbero anche un’opportunità di lavoro per tanti agrigentini”.
Quali le prime iniziative del nuovo Cda del Consorzio?
“Per prima cosa riattiveremo le azioni già avviate in passato, mi riferisco ad esempio al programma ‘IoTurismo’, la banca dati dei lavoratori del turismo, come anche il protocollo d’intesa in essere col Comune di Agrigento che ha fra i suoi punti anche la valorizzazione di Punta Bianca. Ed ancora, potenzieremo il Consorzio aprendo le porte ai B&B e creando una sezione a loro dedicata. Insomma faremo quello che il Consorzio deve fare: supportare, curare e promuovere la filiera turistica del territorio di Agrigento”.
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