Nello specifico il Consigliere La Scala scrive che “Da circa tre mesi sono stati avviati, ad opera della “Gellia Agrigento” Srl, significativi lavori edili in territorio di Agrigento, viale L.Sciascia – Villaggio Mosé, su di una porzione di terreno censito in catasto al foglio 168 partt. 45, 164, 290, 478, 479, 480 e 481, aventi ad oggetto “la costruzione di due fabbricati ed il completamento di uno esistente, da adibire ad attività commerciale.
Il Consigliere, su segnalazione di diversi cittadini di Agrigento, ha posto in essere svariati accertamenti, interrogazioni nonché denunce varie (da ultimo alla locale Procura della Repubblica), avendo accertato che i lavori in questione sono stati avviati in mancanza di titolo concessorio e, peraltro, in netto contrasto con due note a firma dei massimi Dirigenti dell’Ente, Ing. Principato e Arch. Greco, rispettivamente del 19 dicembre 2013 e del 06.08.2015, che all’unisono hanno decretato come i lavori de quo siano in contrasto con il P.R.G. di Agrigento.
Pertanto – scrive La Scala – non si comprende dove il costruendo immobile dovrebbe far confluire i propri reflui (acque nere e bianche), attesa la ben nota criticità rappresentata da un depuratore, quello del Villaggio Mosè, che fa letteralmente acqua da tutte le parti, essendo del tutto inidoneo a smaltire una quantità di reflui ben superiore alla sua portata;
Per quanto espresso in premessa il Consigliere La Scala interroga l’Amministrazione, per tramite della Presidenza del Consiglio, in merito a:
1) se i realizzandi lavori, mirati alla realizzazione di una attività commerciale, contrastino o meno con le prescrizioni del P.R.G. attualmente in vigore, nonché con quello vigente all’epoca della richiesta;
2) se nelle particelle indicate sia possibile realizzare un ipermercato di grandi dimensioni, tenuto conto della pianificazione urbanistica generale che, in quel sito, prevederebbe solo la realizzazione di strutture di interesse pubblico;
3) se, tale costruzione sia in ogni caso in regola con la normativa vigente in tema di “autorizzazione allo scarico” alla luce delle note criticità, ben note agli Organi inquirenti, rappresentate dall’attuale depuratore del Villaggio Mosé;
4) se sia intenzione dell’Amministrazione procedere al rilascio del permesso di costruire in favore della Gellia Agrigento Srl, ovvero, in caso contrario, se intenda procedere all’immediato blocco dei lavori, prima che gli stessi vengano ulteriormente protratti”.