“Stipendi spezzati”: revocato obbligo di firma per una delle operatrici della Cooperativa
Il gip del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato, accogliendo le richieste della difesa ha revocato l’obbligo di firma imposto per tre volte alla settimana ad una delle operatrici della struttura di accoglienza per disabili di Licata, coinvolta nell’inchiesta relativa ad un presunto giro di estorsioni ai danni dei dipendenti.
Vengono meno così le esigenze cautelari della 30enne agrigentina dopo l’operazione denominata “Stipendi spezzati” che ha portato agli arresti domiciliari due coniugi e all’obbligo di dimora per una 34enne. Le accuse ipotizzate sono di associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni. Come si ricorderà, i dipendenti della cooperativa sarebbero, secondo l’accusa, stati costretti a restituire una parte del proprio stipendio.