Massiccia ondata di stabilizzazioni del personale precario della dirigenza sanitaria e del comparto in arrivo all’ASP di Agrigento. La Direzione strategica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha recentemente adottato alcuni provvedimenti deliberativi con i quali si intende compiere un deciso passo verso la definitiva eliminazione di tutte le “sacche” di precariato. Gli avvisi pubblici con i quali si intendono stabilizzare i dipendenti reclutati con procedure a tempo determinato o altre forme di lavoro flessibile, prevedono un ingente numero di posti, 215 in tutto, disponibili per svariate figure professionali. Si tratta, per l’area della dirigenza, di sei medici per la medicina di emergenza e urgenza, cinque per la ginecologia ed ostetricia, due per la psichiatria, tre per l’oftalmologia, uno per l’urologia, uno per l’otorinolaringoiatria, due per la direzione medica di presidio ospedaliero, uno per l’organizzazione dei servizi sanitari di base, uno per la medicina fisica e la riabilitazione, uno per l’igiene, l’epidemiologia e la sanità pubblica, un dirigente farmacista ed un dirigente fisico.
Ancora più sostanziosa la quantità di posti a bando per l’area del comparto con ben ottantanove ausiliari specializzati, quaranta infermieri, otto infermieri pediatrici, sei tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, un terapista occupazionale, quattro fisioterapisti, quattro logopedisti, un tecnico audiometrista, due tecnici della riabilitazione psichiatrica, tre terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, quattro assistenti sanitari, un dietista, due tecnici di neurofisiopatologia, quattro tecnici sanitari di radiologia medica, due tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione vascolare, tre programmatori, dieci collaboratori tecnici ingegneri civili/edili, due collaboratori tecnici chimici e quattro operatori tecnici autisti.
Le procedure di stabilizzazione riguardano sia il personale in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 20 comma 1 del decreto legislativo 75 del 2017, la cosiddetta “legge Madia” che prevede il superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni, sia l’articolo 1 comma 268 della legge 234 del 30/12/2021 modificato dalla legge 14 del 24 febbraio 2023.
Soddisfazione viene espressa dalla direzione strategica aziendale per la quale i provvedimenti approvati, oltre a dare sicurezza e garanzie al personale dipendente, potenziano la stabilità dell’azione amministrativa e sanitaria e incrementano la solidità della macchina aziendale.