Gallo premette che nel sud, e in Sicilia in particolare, è perdurante lo stato di grave crisi, con il 42 % a rischio povertà, secondo i più recenti dati Svimez. E la congiuntura negativa è aggravata inoltre dalle incombenze legate all’accoglienza dei migranti. Il fenomeno degli sprechi alimentari rappresenta in Italia un argomento socioeconomico di estrema gravità, se, come indica la Coldiretti, costano all’Italia 12,5 miliardi.
Vi è dunque la necessità che all’interno dello stesso Disegno di legge vi siano misure integrative volte a sostenere l’elevato numero di indigenti nel Mezzogiorno ed in particolare in Sicilia quale regione di frontiera, che affronta gravissimi problemi derivanti dalla crisi economica e dal flusso di immigrati clandestini.
L’ordine del giorno firmato da Gallo impegna dunque il Governo a valutare l’opportunità di introdurre un intervento normativo apposito a favore della Sicilia per incrementare le quantità di prodotti alimentari fuori dalla catena agroalimentare ma ancora commestibili e destinati al consumo umano, a sostegno dei bisogni dei meno abbienti e delle politiche di accoglienza dei migranti.