L’allarme viene lanciato dall’associazione ambientalista Mareamico Agrigento, che aggiunge:
“Questo, che può essere definito un’effetto collaterale degli sbarchi fantasma, inquina le nostre spiagge dal punto di vista ambientale, paesaggistico ed anche sanitario. Mareamico ha chiesto all’ufficio competente delle dogane di eliminare questi relitti prima dell’inizio dell’estate, perché tutto questo deturpa l’immagine e danneggia il turismo della nostra isola”.
“E poi, siccome siamo convinti che gli sbarchi fantasma continueranno, sarebbe necessario trovare il sistema per affidare queste barche alle cooperative di pescatori o alle associazioni no profit. Questa possibilità farebbe risparmiare tantissimi soldi allo Stato ed eliminerebbe queste brutte situazioni”, conclude Mareamico.