Spettacoli nel centro storico di Agrigento, Di Rosa contro l’assessore Biondi: “ma le autorizzazioni?”
Il presidente del movimento civico “Mani Libere” e già vice presidente del consiglio comunale di Agrigento, Giuseppe Di Rosa (in foto), in una lettera inviata alla Questura di Agrigento, al comando dei Carabinieri, all’Asp, alla SIAE e al Comune di Agrigento, chiede notizie sul rispetto delle leggi
vigenti in materia di pubblici spettacoli e riqualificazione urbana, in merito agli spettacoli e alle iniziative culturali organizzate dalle associazioni vicine all’attuale assessore comunale Beniamino Biondi.
“Ad Agrigento – scrive Di Rosa – sta succedendo che nell’importante momento storico, durante il quale la procura “accende le luci” su abusi storici risaputi da tutti, il comune mette ordine dopo tre anni di duro lavoro svolto, non senza farsi nemici dal consigliere Di Rosa, anche sulla questione spazi pubblicitari; settore molto importante che vede un giro di affari milionario. Finalmente, dopo 30 anni sempre al comune si mette ordine per un altro abuso, che ha permesso ad “improbabili quanto discutibili” imprenditori, di utilizzare senza controlli, un servizio pubblico “transenne spartitraffico” eludendo però per ben 25 anni, il pagamento di ogni imposta(il danno a detta degli uffici sarebbe milionario) (solo per gli ultimi 5 anni si può per legge recuperare il dovuto e si è provveduto grazie sempre a Di Rosa). Oggi, si arriva ad abbattere le case occupate da famiglie che stanno rimanendo senza un tetto e questo principalmente per COLPA DI QUELLA POLITICA CHE GLI HA PERMESSO TUTTO GRAZIE A DELLE FALSE PROMESSE. Ad Agrigento la legge viene “calpestata” da chi occupa le stanze dei bottoni; ad Agrigento si vende una parte del parco archeologico con regolare atto notarile, in barba a tutte le leggi e disposizioni vigenti in materia e chi dovrebbe vigilare sul territorio e far rispettare le regole, le infrange. Altra questione che è aberrante riguarda una persona che oggi occupa una delle poltrone al fianco del neo Sindaco Firetto, l’assessore Biondi, che prima ha messo le mani in Via Vallicaldi dove ha di fatto modificato anche l’assetto urbanistico della zona senza nessun permesso degli uffici preposti (urbanistica) organizzando (come se la cosa fosse possibile) feste con tanto di cartelloni, organizzando spettacoli di tutto punto, serate di musica, insomma, spettacoli vari senza nessun permesso da parte della commissione pubblici spettacoli, senza licenza della questura, senza pagare nessun diritto alla SIAE che è ovviamente obbligatorio pagare, anche per le semplici feste di compleanno. Addirittura sono state somministrate bevande e cibo senza avere le dovute licenze degli uffici preposti, della ASP di Agrigento. Ma Biondi è andato oltre, con le associazioni a lui vicine (LabMura, NonSoStare e homo Faber Studio). Con tutti loro, hanno lasciato nel totale abbandono la zona di Vallicaldi e si sono spostati in Via Barone dove hanno aperto un locale (Small-Officine Culturali) dove somministrano bevande e cibo, organizzano un cartellone di spettacoli con tanto di artisti anche conosciuti, dove vendono salsiccia, carne e pietanze tipiche Agrigentine il tutto ovviamente senza nessuna autorizzazione e facendo pagare biglietto di ingresso con consumazione compresa; cosa c’è di strano in tutto questo? le licenze dove stanno? o si lavora con stratagemmi e sotterfugi, in barba alla Siae, al comune, alla questura, all’Asp. Possibile che nessuno sappia nulla? “Abusivismo Agrigento”, Ministro Alfano: “Demolizioni, cambiamento culturale”, di quale cambiamento culturale si sta parlando? Quale esempio viene da un amministratore che organizza motu proprio ciò che gli passa per la testa senza rispettare la legge e le più elementari disposizioni addirittura dettate da quella amministrazione da lui rappresentata? DI QUALE CAMBIAMENTO CULTURALE SI PARLA ? Quale esempio viene dagli amministratori neo eletti che predicano e si definiscono il nuovo ? Si allega un cospicuo numero di foto, brochure e materiale vario attestante le manifestazioni. Dimenticavo, la loro pagina facebook che enunciava gli appuntamenti e le serate è stata appena eliminata forse subito dopo che la Siae gli ha comunicato che è aperto un contenzioso a loro carico. Ben venga un cambiamento culturale con risveglio del centro storico, riqualificazione urbana della intera città, ma bisogna vedere in tutto questo a spese di chi e di cosa ? Ma veramente ad Agrigento la “legge è uguale per tutti”?“.