La scelta dell’Assessore Regionale era stata fortemente contestata in un documento sottoscritto in data 19 aprile dai Sindaci del territorio, che avevano sottolineato la natura di servizio pubblico ” salva vita” dell’ambulanza con il medico soccorritore a bordo, che poteva vantare duemila interventi annui.
“Il servizio copre un utenza di circa 100.000 abitanti, distribuita in un territorio vasto sprovvisto di adeguate infrastrutture. In questo contesto, la tempestività e la qualità medica del pronto soccorso sono essenziali a garantire la salute dei cittadini”- commenta il sindaco di Racalmuto Emilio Messana (in foto).
“Il Decreto assessoriale toglieva dalle ambulanze il medico rianimatore e l’infermiere d’area critica, con la conseguenza che il paziente in gravi condizioni avrebbe dovuto attendere l’arrivo in ospedale per ricevere le cure adeguate e sperare che lungo il tragitto non capitasse il peggio. L’appello dei sindaci, cui è seguita la mobilitazione dei consiglieri comunali, – a Racalmuto il punto è stato trattato nella Terza commissione Consiliare – è stato raccolto, il decreto è stato sospeso e il nostro territorio continuerà ad essere servito dalle ambulanze 118 con personale medico e infermieristico altamente qualificato. L’Assessorato Regionale della Salute dovrà rivedere la nostra posizione e i criteri del dimensionamento dei servizi. Proporrò la creazione di un coordinamento territoriale per far emergere e rappresentare le nostre ragioni onde scongiurare che il servizio venga nuovamente messo in discussione” – conclude il Sindaco Messana.