Lo afferma il Sindaco di Agrigento e già primo cittadino del Comune di Porto Empedocle, Lillo Firetto, che replica così alla conferenza stampa tenuta stamani dal Sindaco Ida Carmina sulla situazione economica dell’Ente.
“Comprendo e ritengo legittimo che gli avversari politici sfruttino occasioni come queste per denigrare il mio operato e non mi sorprende che a strumentalizzare la vicenda siano soggetti “interessati” come il nuovo sindaco di Porto Empedocle e il suo entourage. Posto che la mia posizione sulla vicenda è stata espressa in occasione della nota che ho ritenuto di dovere immediatamente diffondere dopo la notizia della mia citazione in giudizio innanzi la Corte dei Conti, e che non è mia intenzione, se non altro per il rispetto che nutro verso la Magistratura contabile, entrare pubblicamente nel merito delle accuse che mi vengono mosse, se non per ribadire l’assenza di qualsivoglia mia responsabilità, immediatamente percepibile da chi ben conosce la macchina amministrativa e la ripartizione di competenze che vi sottende, non posso non evidenziare che quella che viene definita, con evidenti fini propagandistici, “operazione verità” altro non è che il tentativo di mascherare le proprie inefficienze, vedi da ultimo lo sciopero ad oltranza dei netturbini. Quel che mi sorprende invece, da qui l’inappropriata scelta del titolo della Conferenza Stampa e la disinvoltura con la quale si affermano per “come accertati” , fatti e responsabilità che, invece ed ancora, sono tutte da accertare: e proprio in questa anticipazione di giudizio risiede il carattere illazionistico e diffamatorio delle accuse, che suonano di “sentenze anticipatorie”, che senza remore si è ritenuto di profferire. Con serenità e fiducioso di un celere e favorevole epilogo, mi sottopongo al giudizio della Magistratura contabile a quelle che saranno le relative decisioni, ma di certo sarà mia cura, avendo già investito il mio legale in tal senso, di perseguitare tutti coloro che nell’esercitare il diritto di critica, ne travalicheranno i confini, anticipando sentenze che ad altri compete di emettere“, conclude Firetto.