Sicurezza e praticità, gli italiani scoprono i vantaggi della smart home
Fino a qualche anno fa, termini come smart home e domotica facevano riferimento ad ambiti molto ristretti, quasi di nicchia; negli ultimi tempi, però, anche in Italia abbiamo assistito al boom della commercializzazione di queste soluzioni tecnologiche innovative per la casa, in grado di rendere gli appartamenti intelligenti e interconnessi, con dispositivi automatici che semplificano ogni operazione della nostra giornata.
Mercato in crescita. Per capire l’impatto della tecnologia sulle nostre case basta guardare i dati dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano: secondo l’ultimo aggiornamento, che analizza i trend registrati nel corso dell’intero 2016, il mercato della smart home in Italia sfiora ormai i 200 milioni di euro, con un incremento di circa 25 punti percentuali rispetto ai volumi del 2015.
Interesse diffuso. Per approfondire l’argomento, entrando nel dettaglio delle scelte degli utenti, Risco Group ha di recente effettuato un sondaggio che mira proprio ad analizzare il rapporto tra italiani e tecnologia tra le mura domestiche: quello che emerge è un contesto dagli enormi potenziali di crescita, in cui la stragrande maggioranza dei rispondenti dichiara di essere consapevole di cosa significhi smart home e dove almeno un 20 per cento di persone ha già comprato un prodotto.
Perché rendere la casa intelligente. Questo significa, portando i numeri al di fuori della ricerca, che attualmente in almeno una casa italiana su cinque è posizionato e funziona un apparecchio domotico in grado di rendere “intelligente” l’ambiente. Tra i più apprezzati ci sono i sistemi come una “semplice” smart Tv, la webcam WiFi, un termostato programmabile anche da remoto o un sistema per il controllo a distanza del riscaldamento, delle luci o delle tapparelle.
Tendenza positiva. Ancora più interessante per questo segmento di mercato, ancora in fase embrionale, è rappresentato dalla percentuale di persone che si dice “affascinata” dai prodotti smart o che addirittura è già pronta ad acquistare oggetti intelligenti e connessi nei prossimi due anni: per la precisione, un decimo dei consumatori italiani si doterà di un dispositivo domotico a breve, mentre quasi la metà del campione intervistato (il 42 per cento) si dice disposto a investire una cifra compresa tra mille e cinquemila euro per rendere la propria casa più confortevole, smart e soprattutto sicura grazie alla tecnologia.
Sempre più prodotti smart. Sono questi infatti gli “aggettivi” che motivano il successo della smart home e del mercato di riferimento: la sicurezza è indicata quasi dall’80 per cento degli italiani come priorità a cui la tecnologia consente di dare risposta, seguita dagli aspetti di riduzione dei consumi, comfort domestico, semplicità di utilizzo dei dispositivi intelligenti. Infatti, nonostante i “paroloni”, gli accessori e i prodotti smart home si rivelano davvero facili da montare e utilizzare, come spiegato sui vari siti e forum specializzati o, per fare un esempio concreto, nell’articolo che sul blog di puntoluce dedicato al come installare le tapparelle elettriche.
L’esempio delle tapparelle. In questo caso, esistono varie scelte per la dotazione, che vanno da soluzioni semplici e immediate, che funzionano integrando motori tubolari alle strutture già presenti, a prodotti più specifici per automatizzare le tapparelle, che consentono di avere il controllo a gruppi, sia da più punti, sia tramite radiocomandi, tutti contraddistinti da un’interfaccia semplice e intuitiva, per non perdere tempo al momento di alzare o abbassare la tapparella stessa.