Sicilia: nessun finanziamento ai treni storici nel 2022, clamoroso autogol dell’Assessorato al Turismo
“Per la prima volta dopo un decennio, nessun treno storico circolerà in Sicilia, e a nostro avviso si tratta di clamoroso autogol dell’Assessorato Regionale al Turismo”.
Lo scrivono Daniele Fucarino di TrenoDOC Palermo, Mauro Indelicato di Ferrovie Kaos Agrigento, Marco Crimi dell’Associazione Ferrovia Valle Alcantara Randazzo (CT) e Roberto Copia dell’Associazione Ferrovie Siciliane Messinache aggiungono: “Una decisione che appare incomprensibile considerando che proprio il 2022 doveva essere, ed è stato, l’anno della ripartenza con milioni di turisti in arrivo nei prossimi mesi che non potranno usufruire di un servizio che è sempre stato il fiore all’occhiello della nostra Regione”.
“Come certamente ricorderete, grazie ai treni storici è stato possibile in passato destagionalizzare i flussi turistici, con numerose comitive provenienti da tutta Italia e dall’estero nei periodi autunnali o per occasioni specifiche (come il Festival del Cioccolato a Modica o la Sagra del Mandorlo in fiore ad Agrigento), mentre nei mesi estivi si dava ai numerosi turisti in vacanza in Sicilia, la possibilità di raggiungere aree archeologiche e naturalistiche di particolar pregio utilizzando il vettore ferroviario. Nonostante le proposte di programma, i numerosi solleciti, i tentativi di interlocuzione (andati a vuoto, è impossibile mettersi in contatto con i vostri uffici e i diretti collaboratori), nulla si è mosso e la stagione 2022 sembra ormai compromessa. Da decenni le scriventi associazioni, che contano centinaia di aderenti in tutta la Sicilia, si spendono per la salvaguardia delle linee ferroviarie secondarie, minacciate da sospensioni improvvise e talvolta definitive, delle relative stazioni e del materiale rotabile storico giunto integro fino ai nostri giorni”.
“Oggi, grazie all’impegno del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e della Fondazione FS, si sta anche procedendo al recupero delle linee dismesse Alcantara – Randazzo e Noto – Pachino, per la loro valorizzazione turistica, dopo decenni di dismissione, per investimenti che superano i 50 milioni di euro: uno sforzo inimmaginabile fino a qualche anno addietro, reso possibile ed incentivato dai successi ottenuti dal turismo ferroviario nella nostra regione. Non riusciamo a comprendere come, a fronte di questi importanti impegni, non corrisponda dalla Regione Siciliana una riconferma dei servizi che da ormai tanti anni caratterizzavano le iniziative culturali nella nostra Isola. Auspichiamo un passo indietro, e un intervento finalizzato alla realizzazione – seppur in extremis – di un programma di treni turistici da espletarsi magari dopo l’estate, considerando che le risorse, da quello è ci dato sapere, sono disponibili”.
“Le Associazioni firmatarie della presente, TrenoDOC di Palermo, Ferrovie Kaos di Agrigento, Ass. Ferrovia Valle Alcantara di Randazzo e Ass. Ferrovie Siciliane di Messina, convenzionate con Fondazione FS, restano sempre a disposizione per partecipare ad un tavolo di confronto”.