Sicilia, approvato il ddl sulle ex Province
L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato con 39 voti favorevoli e 19 contrari il disegno di legge per la riforma delle ex province. Forza Italia, Pid-Gs hanno abbandonato l’aula al momento del voto, il M5S e la lista Musumeci hanno votato contro.
In sostanza anche la Sicilia sarà adeguata alla legge Delrio in tre dei quattro rilievi che erano stati mossi dal Consiglio dei ministri nell’impugnativa di parte della legge che ha sciolto gli enti sostituendoli con i Liberi Consorzi Comunali e le tre città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
I commissari delle ex province resteranno in carica fino al 30 settembre. Un emendamento del governo, approvato dall’Ars per il voto delle norme del disegno di legge per il completamento della riforma delle ex Province, stabilisce che l’elezione si terrà in una domenica compresa tra il 30 giugno e il 15 settembre del 2016. La norma originaria fissava la votazione al 30 giugno.
Un emendamento del governo, approvato dall’Ars, stabilisce che l’elezione si terrà in una domenica compresa tra il 30 giugno e il 15 settembre del 2016. La norma originaria fissava la votazione al 30 giugno.
Governo e maggioranza, invece, battuti all’Ars, con voto segreto (33 voti contrari contro 29 favorevoli), sull’emendamento, a firma del capo gruppo del Pd e del suo vice, che prevedeva, il diritto per i sindaci di Palermo, Catania e Messina di fare il sindaco delle città metropolitane.