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Regioni ed Enti Locali

Sicilia, al dipartimento Ambiente Lupo rinuncia: pasticcio del governo Crocetta

Marco_LupoDopo il cambio di ieri da parte del governo regionale siciliano di alcuni vertici dei dipartimenti, la notizia più clamorosa è quella di Marco Lupo. Nominato, da esterno, lo scorso 13 gennaio al vertice del dipartimento Territorio e ambiente dalla giunta di Rosario Crocetta, Lupo non aveva ancora preso ufficialmente possesso dei suoi uffici a causa del suo (attuale) incarico quale dirigente generale dell’Arpa di Roma. Un impegno che, al momento della nomina “crocettiana”, non gli permetteva di potersi insediare. E qui scoppia il “caso”. Infatti mandato via Gaetano Gullo, il dipartimento è rimasto da gennaio senza un dirigente. Ieri la notizia più clamorosa: Marco Lupo rinuncia all’incarico!


E a conti fatti, per il governo regionale, sembra che fra i 1800 dirigenti sparsi in Sicilia non ce ne sia uno capace di dirigere il delicato settore del Territorio e ambiente. La “legge Brunetta” imponeva la ricerca interna al personale della Regione, ma fra questi sembrerebbe che nessuno sia stato idoneo a ricoprire quel ruolo. Infatti non sono bastate le censure della Corte dei Conti sull’utilizzo dei dirigenti “esterni” non di ruolo. Per la Sicilia tutto va bene così: ed allora ecco che anche i parlamentari regionale del Movimento 5 Stelle hanno denunciato quello che succedeva al dipartimento: aziende fornitrici non liquidate, enti locali in attesa di autorizzazioni ambientali, Commissione europea in attesa di risposte per i progetti ambientali Life+. Insomma, tutto fermo in attesa di un “Lupo” che non arriverà mai.
Ed allora ecco che ieri il governo regionale ha ben pensato di nominare Maurizio Pirillo. Nulla di strano se non fosse che lo stesso dirigente tra un mese sarà senza contratto, e possibilmente Crocetta e company si dovranno riunire per nominarne un altro.
“È assurdo – hanno evidenziato i deputati del Movimento 5 Stelle – che tante importantissime attività debbano essere bloccate da cervellotiche scelte del governo Crocetta. Si poteva e doveva prevedere prima che Lupo avrebbe avuto difficoltà a svincolarsi dagli impegni assunti in precedenza, anziché cacciarci in un vicolo cieco, bloccando le importantissime attività di un dipartimento”.

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