Sì della Camera alla norma sull’equo compenso, Paola Antinoro: “Tutelata la dignità dei professionisti”
È stata approvata ieri alla Camera la norma sull’equo compenso, una proposta di legge giá presentata nella passata legislatura dal centrodestra, da Giorgia Meloni, prima firmataria, nonché dagli onorevoli Mandelli e Morrone, che, a causa dell’interruzione della legislatura stessa, non era venuta all’esame dell’Aula.
Oggi la stessa proposta ha trovato l’adesione di tutti i gruppi parlamentari a riprova che la norma approvata ha una valenza sociale trasversale.
Interviene in merito l’avvocato Paola Antinoro, Responsabile Regionale Professioni di Fratelli d’Italia: “Ci riteniamo molto soddisfatti per il raggiungimento di questo importante traguardo in quanto trattasi di una norma attesa da tutti i professionisti che nel tempo hanno visto sottovalutata la loro prestazione d’opera intellettuale, la norma, regolamentando l’aspetto economico nel rapporto tra professionista e committente, va a tutelare la dignità di tutti i professionisti, perché un lavoro sottopagato e svenduto non rappresenta solo un danno economico, ma anche una lesione della reputazione e dell’immagine del professionista.
Ricordiamo altresì, che i liberi professionisti sono coloro i quali hanno subito maggior danno dalla pandemia da covid e quelli che hanno avuto il minor supporto economico.
Fino ad oggi tutto ciò è stato possibile in mancanza di una norma che ponesse un limite al potere del committente in merito al compenso dovuto al libero professionista.
Questa norma, di fatto, delimitando dei perimetri ben precisi, fa valere il principio che ad ogni professionista è dovuta una remunerazione giusta, adeguata e dignitosa per la propria prestazioni d’opera intellettuale”.