“Le scriviamo la presente in quanto dopo le dichiarazioni del Commissario Venuti e con alle porte la costituzione dell’Azienda Speciale Pubblica, da ieri AICA, quale nuovo gestore del servizio idrico agrigentino preso atto che:
1. il nuovo gestore del servizio idrico, l’AICA l’azienda Speciale Pubblica voluta dai Sindaci della’ATI AG9 per la gestione del SII ad oggi non è costituita e nemmeno operativa;
2. l’Ati non ha i presupposti per affrontare la drammaticità della crisi idrica, a cominciare dalle ingenti somme che i Comuni devono conferire nella nuova Azienda per la gestione di un servizio idrico complesso come quello agrigentino in quanto riteniamo che non si può gestire con un’Azienda il cui capitale sociale è di 20.000 euro.
3. la situazione idrica è diventata drammatica per la contemporaneità della Gestione prefettizia e della Gestione del Fallimento dichiarato dal Tribunale di Palermo nei confronti della Girgenti Acque Spa e della controllata Hydortecne Srl”“.
A scriverlo al Prefetto di Agrigento sono Fabrizio Raso del Centro Consumatori Italia, Giuseppe Di Miceli di Konsumer Italia, Daniele Gucciardo di Legambiente, Franco Zammuto di Inter.Co.Pa., Alvise Gangarossa del Coordinamento Titano ed infine il Codacons.
“Al fine di evitare che – mentre a Roma si discute, Sagunto è espugnata – dove Sagunto in questo caso rappresenta i cittadini agrigentini che rischiano di restare senza la continuità del Servizio Pubblico essenziale quale è quello idrico, Le chiediamo di attivare un tavolo di unità di crisi per l’emergenza idrica, non solo al fine di adottare nell’immediatezza le necessarie misure urgenti di carattere palliativo, ma, soprattutto, orientate alla ricerca delle soluzioni possibili, con l’ausilio di un condiviso programma delle azioni e degli interventi da eseguire, con annesso calendario operativo, al fine di traghettare la gestione verso il nuovo gestore pubblico del servizio idrico AICA che dovrebbe essere costituita in settimana ma operativa chissà quando. Le chiediamo, ancora, che del tavolo insieme al Commissario Prefettizio ad oggi ancora in carica, ai Curatori fallimentari, ai Sindaci dell’Ati Ag 9, all’Assessore regionale per l’Energia e per i Servizi di Pubblica Utilità, ai responsabili del Dipartimento Acque e Rifiuti della Regione siciliana, all’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, alle rappresentanze sindacali, ci siano anche le Associazioni dei consumatori, e le Associazioni e i Comitati per l’acqua pubblica che qui si sottoscrivono, in rappresentanza e in difesa dei Cittadini“.