Nelle ultime settimane, la Capitaneria di porto di Porto Empedocle e l’Ufficio circondariale marittimo di Licata hanno intensificato i controlli sulla filiera ittica, con particolare riguardo alla fase della vendita al dettaglio e della somministrazione. E ciò sia per assicurare che il consumatore si orienti consapevolmente nell’acquisto dei prodotti ittici, sia per tutelare la salute dei cittadini a fronte dei rischi discendenti da una non corretta conservazione degli alimenti in parola.
Nello specifico, in data 08.03.2024 personale dell’Ufficio circondariale marittimo di Licata ha sequestrato 250 kg di prodotti ittici privi di qualsiasi informazione utile ai fini della tracciabilità; con l’occasione, i militari del Comando di Licata hanno elevato anche una sanzione amministrativa dell’importo di € 1.500,00.
E’ di ieri, invece, l’operazione condotta dagli uomini della Capitaneria di porto di Porto Empedocle congiuntamente con personale dell’Ufficio circondariale marittimo di Licata presso un ristorante agrigentino. In questo caso, dai controlli hanno tratto origine il sequestro di 60 kg di prodotto ittico e l’elevazione di una sanzione amministrativa pari ad € 1.500,00 per mancanza di tracciabilità, nonché l’applicazione di un’ulteriore sanzione di € 2.000,00 in relazione all’illecito di “errata procedura di bonifica da parassiti mediante abbattimento di prodotti ittici freschi”.
In sintesi, negli ultimi giorni la Guardia Costiera empedoclina e quella di Licata hanno sequestrato ben 310 Kg di prodotto ittico, elevando, contestualmente, sanzioni amministrative per complessivi € 5.000,00.
Il Comandante della Capitaneria di porto di Porto Empedocle, Capitano di Fregata (CP) Antonio VENTRIGLIA, ha fatto conoscere che i controlli sulla filiera della pesca continueranno senza sosta anche nei prossimi giorni e riguarderanno tutto il territorio di giurisdizione del Compartimento marittimo di Porto Empedocle.