Scomparsa Gessica Lattuca: le parole del padre e presunti video “hard” rendono ancora fosco il quadro
“Sono disperato perché non riesco a capire cosa è successo a quella povera figlia. Io non credo che faceva la prostituta come dicono dalle intercettazioni di quelle persone che non capisco cosa volevano da mia figlia. Io chiedo a tutti di aiutarci a scoprire la verità, tutti si devono mettere la mano sulla coscienza e non devono invece parlare male di mia figlia”.
Queste le parole di Giuseppe Lattuca, padre della povera Gessica, che dal carcere “Petrusa” di Agrigento, invia, tramite missiva, il proprio dolore soffocato dalle sbarre della sua cella. Parole lette durante la trasmissione “Quarto Grado” che anche questa settimana, si è occupata del caso di Gessica. Intanto da 90 giorni non si sa nulla della mamma di quattro figli, la verità sembra ancora lontana, l’unica pista battuta e più plausibile sembrerebbe quella della prostituzione. Un girone infernale in cui potrebbe essere caduta la povera 27enne per via della povertà.
Nel gennaio del 2018, quindi mesi prima della scomparsa di Gessica, sarebbe arrivata una lettera anonima ai Carabinieri della stazione di Favara in cui si parlava chiaramente di prostituzione, video hard durante gli incontri intimi e ricatti per evitare la diffusione di questi filmati in cambio di soldi, ed il nome che emergerebbe sarebbe proprio quello di Gessica Lattuca. Che sia salita sull’auto di qualcuno che si sentiva minacciato da questi presunti video? Che sia fuggita per evitare qualche ritorsione? Ancora troppi i quesiti rimasti irrisolti. Intanto quattro innocenti, sono ancora in attesa del ritorno della madre.
Giovanni Mantese