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Apertura Cronaca

Scomparsa di Gessica Lattuca: cimitero, testimonianze ed altri misteri

Una testimonianza che potrebbe avere un rilevo importante”. E’ con questo incipit che ieri sera, la trasmissione di rete quattro “Quarto Grado”, ha mandato in onda un servizio riguardante la mamma di favara scomparsa lo scorso 12 agosto.

Una presunta “supertestimone”, avrebbe raccontato ad un noto giornalista, di avere visto il padre di Gessica piangere a dirotto di fronte una tomba mentre pronunciava le parole “Gegè bella mia”. Secondo la testimone l’uomo avrebbe in seguito ricevuto una chiamata al telefono cellulare in cui ammetteva di essere “al cimitero da Gessica”. La testimone avrebbe fatto anche il nome del presunto responsabile, pronunciato, a sua detta, dallo stesso padre della giovane scomparsa. Che l’uomo sappia che la figlia sia stata tumulata in una tomba, di nascosto approfittando dei lavori che si starebbero svolgendo al camposanto di Favara?

Gli inquirenti, ad oggi sarebbero al vaglio della validità della testimonianza, ma starebbero altresì continuando a battere sia la pista che vede l’ex compagno indagato per violenza familiare, sia la pista del traffico di droga che da Liegi in Belgio, luogo in cui la giovane donna con lo stesso padre dei suoi figli ha abitato, conduce a Favara. Una pista che vede coinvolto un parente di Filippo Russotto che si sarebbe pentito.

In studio la mamma della povera Gessica, in lacrime si dice stanca di fare appelli, descrive sua figlia come una persona incapace di far del male a qualcuno. La donna è in pena non soltanto perché non sa nulla riguardo alla figlia, non soltanto per il muro di omertà che i compaesani avrebbero issato, ma per i nipotini che ogni singolo giorno chiedono quando tornerà la mamma.

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