Come si ricorderà, il comune agrigentino era finito agli onori della cronaca dopo l’inchiesta antimafia denominata “Vultur” condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi e che aveva portato di alcuni presunti esponenti di clan mafiosi. Le indagini, concentrate sul Comune di Camastra, avevano permesso di svelare le attività illecite ed i vari collegamenti con esponenti di spicco dell’associazione mafiosa denominata “Cosa Nostra”. L’attività investigativa, anche di natura tecnica, posta in essere dagli investigatori, fin dal gennaio del 2012, permetteva infatti di individuare non solo gli assetti criminali dei vertici mafiosi dei centri di Camastra e Sciacca ma anche le attività estorsive e di controllo del territorio poste in essere dagli indagati.
Le indagini avevano permesso, infatti, di aprire uno squarcio sulle realtà illecite camastresi e definire tutta una serie di presunti reati posti in essere a Camastra, quali associazione a delinquere di tipo mafioso pluriaggravata, estorsioni, detenzione e porto illegale di armi, danneggiamenti a mezzo incendio.