fbpx
Regioni ed Enti Locali

Sciacca e la crisi del comparto ittico: Confcommercio a tutela delle aziende e delle famiglie del settore commercio

La pesca a Sciacca, storicamente cuore pulsante dell’economia locale, sta attraversando una delle crisi più gravi degli ultimi decenni. Il comparto ittico, traino di un intero indotto economico e sociale, si trova oggi a un punto di non ritorno. Il grido d’allarme arriva forte e chiaro da Confcommercio, che si schiera al fianco delle imprese del settore, in particolare delle attività di vendita e distribuzione del pescato, denunciando una situazione divenuta ormai insostenibile.

La richiesta di stato di calamità naturale avanzata dagli armatori e pescatori di Sciacca riflette un quadro allarmante: il drastico calo del pescato giornaliero ha svuotato le cassette nei mercati e le celle frigorifere delle aziende che commerciano il prodotto ittico, lasciando imprenditori e lavoratori intere famiglie in una condizione di estrema incertezza. “Le aziende della filiera sono ormai al collasso. Senza interventi concreti e immediati, molte di loro saranno costrette a chiudere definitivamente,” avverte Giuseppe Caruana, Presidente della Delegazione comunale di Confcommercio Sciacca.

La crisi della pesca non è solo un problema per gli operatori del settore, ma rappresenta una minaccia per l’intero tessuto economico della città. Dietro ogni azienda in difficoltà ci sono famiglie che vivono di questo lavoro da generazioni, commercianti che dipendono dalla fornitura del pescato, ristoratori che non riescono a garantire la tipicità del proprio menù. La chiusura delle attività legate alla pesca avrebbe ripercussioni devastanti sull’occupazione e sulla tenuta sociale dell’intera comunità saccense.

Confcommercio si fa portavoce di questo disagio e si prepara a promuovere un incontro istituzionale per portare all’attenzione delle autorità competenti la drammaticità della situazione. “Non possiamo permetterci di buttare a mare il lavoro di tantissimi padri di famiglia,” incalza Caruana. “Queste imprese sono un patrimonio economico e identitario che va protetto. Servono misure urgenti per scongiurare il tracollo del settore.”

L’appello di Confcommercio è chiaro: è necessario intervenire subito per evitare che Sciacca perda una delle sue risorse più preziose, compromettendo non solo la tradizione secolare della pesca, ma anche la sopravvivenza di un’intera economia locale.

Di fronte a questa emergenza, lasciare indietro qualcuno non è un’opzione. La comunità di Sciacca non può permettersi di assistere inerme alla scomparsa di un comparto che ha reso grande la sua storia. Confcommercio c’è, ed è pronta a lottare per la salvaguardia di queste imprese e delle famiglie che ne dipendono. Nei giorni scorsi è stata avviata una collaborazione con diversi commercianti riuniti del settore commerciale per avviare iniziative a tutela degli stessi.