Democratico, oltre che da altri rappresentanti politici tra cui un consigliere comunale e liberi cittadini. Nel documento protocollato viene chiesto alla Corte dei Conti di Palermo ed al Prefetto di Agrigento Dr. Nicola Diomende di verificare la regolarità e legittimità dell’operato degli amministratori, e se le Autorità preposte lo riterranno necessario, di intraprendere tutte le iniziative di legge opportune nei confronti dei soggetti coinvolti al fine di scongiurare danni alla comunità sambiagese e di evitare conseguenti danno per l’erario.
E’ stata chiesta inoltre una ulteriore verifica anche al Responsabile del Settore tributi nello specifico del rapporto credito/debito con le società partecipate ed al Revisore dei conti del Comune sulla veridicità delle controdeduzioni deliberate dalla giunta ai pareri del responsabile del settore tributi dalla Giunta ed approvate dal Consiglio comunale. Ulteriori richieste sono state avanzate anche al segretario comunale affinchè valuti la regolarità dei processi amministrativi in considerazione della mancata pubblicazione come previsto dalla legge dell’avviso di svolgimento del Consiglio comunale sull’albo pretorio. Agli assessori comunali invece è stato chiesto il motivo della mancata rinuncia alle indennità di carica (ben 77.000 euro per il solo 2015) che avrebbero consentito una più agevole stesura del bilancio stesso senza gravare sui servizi dei cittadini o ipotecare il loro futuro con l’aumento dei debiti effettivi fuori bilancio, ma sopratutto il motivo delle controdeduzioni ai pareri di un tecnico esperto come quello del Comune di San Biagio Platani.
Nulla da chiedere invece al sindaco Sabella, che si autodefinisce “maradona del bilancio”. E’ noto a tutti infatti lo sciagurato risultato della sua amministrazione in materia di Bilancio, consuntivo 2014 approvato con ben 5 mesi di ritardo, bilancio di previsione 2015 approvato il 30 dicembre 2015 , che ha lasciato nel 2014 i cittadini senza alcun servizio per tutto l’anno, non garantendo nemmeno servizi come disinfestazione, refezione scolastica, stipendi dei dipendenti comunali, trasporto gratuito per gli studenti delle scuole superiori, illuminazione pubblica, viabilità delle strade, dei servizi essenziali che dovrebbero essere garantiti a tutti in quanto elementare esigenza di sopravvivenza di una società civile.
Un Consiglio comunale “carbonaro”, quello svoltosi mercoledì, con all’ordine del giorno temi importati quali approvazione del Bilancio di Previsione 2015 e Pluriennale 2015/2017 “non si può convocare un consiglio di urgenza se l’argomento di cui si deve discutere riguarda un bilancio comunale i cui tempi di disamina di approvazione e di discussione sono prestabilite ante tempore da leggi ben precise e calendarizzazioni” fa verbalizzare un consigliere di minoranza, un consiglio convocato dal suo Presidente con due soli giorni di anticipo e non pubblicato sull’albo pretorio come previsto dalla legge, “sono stati lesi i nostri diritti di consiglieri comunali”, “Un abuso di potere ai danni dei nostri diritti di consiglieri e cittadini” la stessa aggiunge. Un bilancio con un avanzo di amministrazione tutto già vincolato a causa dell’incertezza regnante sui residui attivi, cioè le entrate accertate ma non ancora riscosse, e sui debiti fuori bilancio. Un bilancio contenente soprattutto dure osservazioni del responsabile del settore tributi, discutibilmente controdedotte dalla Giunta comunale.
Questi i motivi per cui oggi abbiamo deciso di allertare la Procura di Agrigento, la Corte dei Conti di Palermo, i Carabinieri, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza al fine di verificare la regolarità e legittimità dell’operato di questi amministratori, Autorità alla quale va il nostro rispetto per l’impegno giornaliero a difesa del nostro territorio.