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Salute: la dieta “dell’età vittoriana” assicura la longevità

La dieta ideale? Senza dubbio alcuno quella dell’età vittoriana.

Per migliorare la nostra salute e vivere bene ed in forma non ci sarebbe niente di meglio che seguire alla lettera i menù dell’’800 e farli diventare le nostre abitudini alimentari.
Re e regine conducevano un’alimentazione a base di cipolle, cavolo barbabietola e aringhe tutto ciò che aiuterebbe a migliorare la salute e la vita.

Infatti quest’epoca è stata definita dagli esperti come “l’età dell’oro della nutrizione”. Il consumo di verdura e pane integrale è fondamentale per il sistema immunitario. Secondo Judith Rowbotham e Paul Clayton durante l’800 “si consumavano cipolle, crescione, cavolo, barbabietola, topinambur e mele. I nostri avi mangiavano poca carne, facendo bollire le ossa per assorbirne tutti i nutrienti. E poi pesce come aringa, sgombro e uova di merluzzo. Un ritorno ai valori nutrizionali dell’era vittoriana ci aiuterebbe enormemente, con cibi cucinati in casa e un’attenzione particolare a frutta e verdura”. 

Gli anziani, all’epoca erano molto più sani e in forma nonostante svolgessero lavori prettamente fisici.

Crediamo che una dieta nutriente e un faticoso esercizio fisico possa migliorare la nostra Salute. La classe operaia dell’età vittoriana mangiava di più di noi per sopportare la lunga giornata lavorativa. Gli uomini consumavano circa 4-5 mila calorie al giorno, mentre le donne circa 3 mila. Oggi la nostra media è di 2.200. L’obesità era conosciuta solo nelle classi più elevate e ricche”.

Gli esperti ricordano che “i nostri avi mangiavano dalle 8 alle 10 porzioni di frutta e verdura, in una dieta che conteneva alti livelli di vitamine e minerali. Inoltre consumavano meno sale, zucchero, alcol e tabacco”.

Durante l’epoca vittoriana, il sale non veniva utilizzato per conservare i cibi, il tabacco era solo masticato e lo zucchero, per molto tempo, fu consumato solo dalle persone benestante. Le classi operaie, invece, consumavano solo alimenti freschi e in particolar modo, la verdura.

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