Salute: i consumatori di caffè sono i più longevi
“Tre caffè al giorno tolgono il medico di torno” ecco presto modificato l’antico proverbio che metteva la mela al centro del benessere e della longevità dell’uomo.
Studi “freschi di giornata” indicano che le persone che bevono caffè avrebbero un rischio ridotto di morire per una serie di cause, dalle malattie cardiovascolari, ictus e problemi di fegato. È quanto si evince da due distinti studi statistici da cui emerge l’associazione tra il consumo di caffè, anche decaffeinato, e l’allungamento della vita.
Secondo uno studio di Veronica W. Setiavan della Keck School of Medicine della University of Southern California pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine ha evidenziato che bene una tazza di caffè al giorno (non l’espresso ma quello lungo americano) abbassa del 12% il rischio di morte, livello che cala del 18% per chi ne beve tre. La ricerca è basata sull’analisi del comportamento di 215.00 adulti di età compresa tra 45 e 75 anni. Nella ricerca si collegano gli effetti benefici “agli antiossidanti e ai composti fenolici del caffè che giocano un importante ruolo nella prevenzione dei tumori” ha osservato la dottoressa Setiawan.
Un secondo studio, pubblicato sulla stessa rivista, collega il consumo di caffè al ridotto rischio di morte per problemi circolatori o digestivi. In questo caso sono stati esaminate le abitudini di oltre mezzo milione di europei in una ricerca del professore Elio Riboli direttore della School of Pubblic Health dell’Imperial College di Londra. Ricerca che ha notato che bere più caffè “riduce i tracciatori delle infiammazioni” e “migliora quelli delle funzioni epatiche”.
Altri ricercatori della Joh Hopkins University invocano prudenza perché è troppo presto per suggerire che bere più caffè allunghi la vita. Allora buon caffè a tutti!
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