Il decalogo rappresenta, infatti, un traguardo importante per le associazioni dedicate alle persone con stomia che lavorano da anni per garantire i diritti ai pazienti stomizzati.
La stomia, ricordiamo, è il risultato di un intervento chirurgico mediante il quale si crea un’apertura sulla parete addominale per mettere in comunicazione l’apparato intestinale o quello urinario con l’esterno. La creazione dello stoma rappresenta un salvavita e la corretta gestione della deviazione permette di migliorare la qualità della vita sia dal punto di vista della salute che da quello socio-relazionale. Grazie alle associazioni tecnico scientifiche, grandi passi sono stati fatti per la formazioni del personale infermieristico esperto e specializzato.
Il decalogo è stato realizzato dal gruppo “Gesto”, formato da una cinquantina di infermieri Stomaterapisti che si impegnano per diffondere la cultura della Stomaterapia e attivo su tutto il territorio nazionale, come racconta Lillo Volpe, infermiere stomaterapista presso l’Azienda Ospedaliera “San Giovanni di Dio” di Agrigento: “Il Decalogo – afferma Volpe – si propone di promuovere nell’opinione pubblica ed ai portatori di stessi di Stomia, l’importanza dell’Ambulatorio di Stomaterapia e la figura cardine dell’Infermiere stomaterapista. Il decalogo -conclude Volpe – affronta argomenti importanti premettendo l’impatto che una stomaterapia ha nella vita dell’individuo e la sua esigenza a ottenere la migliore assistenza possibile”.
Il Decalogo si pregia di importanti Patrocini quali A.I.STOM (Associazione Italiana Stomizzati), A.I.UR.O (Associazione Infermieri di Urologia Ospedaliera) e FAIS (Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati) che hanno collaborato con Gesto alla stesura dell’importante documento, discutendo insieme ogni singolo punto, cercando le parole giuste per comunicare con gli stomizzati, le amministrazioni pubbliche, il cittadino comune, i concetti essenziali che sono la base dell’assistenza in stomaterapia e non solo.
Luigi Mula