A riferirlo a chiare lettere è il direttore della Global generation di Enel, Enrico Viale che intervistato ai microfoni di “AgrigentoTV” ha affermato: “Si tratta di un progetto che è stato sviluppato che ha i permessi per andare avanti, ma che deve essere riconosciuto come progetto strategico. L’Italia ha pochi rigassificatori; noi ci riforniamo dai gasdotti di Russia e Africa, ma questo progetto potrebbe rappresentare un’alternativa in fattore di sicurezza contro i nuovi produttori che si affacciano e alle crisi che si sviluppano”.
Un obiettivo, quello della realizzazione del rigassificatore, che secondo Enel è possibile in virtù del fatto che l’approvvigionamento del gas avviene in Italia attraverso tre gasdotti che attraversano l’Ukraina, la Libia e l’Algeria. Porto Empedocle risulta quindi una zona altamente “strategica” non solo per i piani di investimento Enel, ma per tutto il Paese così come riconosciuto nel documento di Strategia Energetica Nazionale.
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